LAMEZIA TERME «È nato questo comitato a seguito delle criticità del Dca legato alla riorganizzazione della rete ospedaliera che poi il commissario Occhiuto ha riscritto, riportando la situazione quo ante». Lo ha detto ai microfoni del Corriere della Calabria la consigliera regionale Amalia Bruni, promotrice dell’incontro organizzato oggi all’ospedale di Lamezia Terme.
All’ottimismo del commissario straordinario Battistini e alle prospettive annunciate dal presidente Occhiuto fa da contraltare, almeno in parte, proprio Amalia Bruni. «La situazione tornerà com’era – dice – almeno apparentemente perché la problematica del reparto di Psichiatria è ancora in atto, solamente l’unità operativa di Pediatria è stata riportata come “complessa” così come le strutture semplici e quelle dipartimentali che non sono più presenti su questo Dca, perché in realtà è l’atto aziendale e quindi sarà il commissario Battistini a doversene occupare». Amalia Bruni ha spiegato infine che «la tematica importante è quella legata alla numerosità delle unità operative complesse, quindi l’organizzazione di tutta la rete ospedaliera, non solo dell’ospedale di Lamezia Terme ma che riguarda l’intera Calabria, dettata dal Dm 70 che regola come devono essere predisposte queste unità operative complesse e soprattutto quante».
«Ma – sottolinea – resta il tema di Azienda Zero che racchiude più di 24 unità operative complesse e 31 semplici e che quindi pesano sull’organizzazione della rete ospedaliera». «Ribadisco, abbiamo ovviamente necessità di servizi e Azienda Zero, questa enorme azienda organizzativa che però pesa perché è un’azienda sanitaria, dal nostro punto di vista va ripresa e rimessa in una condizione di maggiore normalità». Perché altrimenti il rischio «è che stiamo aumentando i posti letto perché siamo sotto gli standard, ma gli eserciti non possono andare senza generali e se non abbiamo i responsabili delle unità operative complesse il rischio è molto alto».
Secondo Oscar Branca, responsabile del “Coordinamento Sanità 19 marzo”, è necessario intervenire urgentemente «sulle liste d’attesa, è una battaglia che stiamo portando avanti da mesi, anche dopo l’arrivo del generale Battistini, sebbene sembra che finalmente si stia tracciando la linea giusta che è quella di dare risposte ai cittadini». «Resteremo vigili – spiega – perché vogliamo controllare il destino del nostro presidio ospedaliero. Sicuramente c’è preoccupazione, il nostro comitato, come abbiamo fatto in questi anni, continueremo nelle nostre battaglie a difesa dell’ospedale lametino».
«Dalla nostra abbiamo anche le istituzioni locali come il sindaco, Paolo Mascaro e il consigliere regionale Antonio Montuoro oltre al deputato Domenico Furgiuele, e quindi sono certo che non consentiremo il declassamento del nostro ospedale.
Il nostro intento è farlo cresce perché Lamezia ha un bacino di 150mila persone e quindi deve stare al centro della Calabria per dare risposte ai malati e alle persone che hanno bisogno». (Gi.Cu.)
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