Urso, uno specialista dell’Emergenza-Urgenza. Come cambierà il Pronto Soccorso di Cosenza

COSENZA «Se andate al pronto soccorso dell’Annunziata troverete pazienti parcheggiati in pronto soccorso per 4/5 giorni». Nell’elenco dei tanti mali della sanità cosentina, non sfugge questo dato diffuso da Carlo Guccione, componente della direzione nazionale del Pd, ieri protagonista di una conferenza stampa ospitata nella Sala Consiliare di Palazzo dei Bruzi. Mentre l’ex consigliere regionale sciolinava numeri e dati dell’ospedale Annunziata «al collasso», dal suo ufficio in via Felice Migliori, il commissario dell’Ao di Cosenza Vitaliano De Salazar era impegnato in una call con Domenico Lorenzo Urso. Laureato in medicina all’Università di Siena, Urso – 53 anni – sarà il nuovo primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Cosenza. Prenderà il posto del dimissionario Pietro Scrivano. La nomina di Urso non è evidentemente diretta, ma il suo nome era il secondo nella lista dei papabili presenti nella precedente graduatoria che vide Scrivano aggiudicarsi il primo posto e il ruolo da primario del reparto prima del passo indietro.

Urso, uno specialista dell’Emergenza-Urgenza

Nato a Cassano Allo Ionio, in provincia di Cosenza, Urso vanta nel suo lungo curriculum un master concluso nel 2004 con la tesi dedicata al “Ruolo del medico nell’emergenza-Urgenza” ed un altro – conseguito qualche anno più tardi – sul “sistema di Emergenza-Urgenza e analisi delle criticità“. Insomma, una esperienza necessaria al servizio di un reparto attualmente in fase di restyling con l’obiettivo e il chiaro di intento di migliorare le performance e le risposte ai bisogni dei pazienti. In molti, lamentano costanti ritardi nella presa in carico, una diffusa difficoltà da parte del carente personale sanitario nel garantire supporto e soluzioni ai problemi di salute.

Il nuovo Pronto Soccorso

L’addio di Pietro Scrivano arriva poche settimane prima della chiusura dei lavori al Pronto Soccorso di Cosenza. Una struttura che, almeno nelle intenzioni, si preannuncia più grande, più efficiente, accogliente e, soprattutto, più umana. Durante i lavori, la capacità di ricezione non è variata e si spera che il milione di euro investito (per l’esattezza 966.249,64 euro) possa davvero rivoluzionare un reparto in continuo affanno. La superficie dell’area del Ps passerà dagli attuali 530 metri quadri a 900, O.B.I. compreso. Le postazioni di Triage saranno tre e verranno finalmente rimodulati gli accessi per i percorsi differenziati: positivi e negativi. La riorganizzazione degli spazi dovrebbe favorire l’esatta identificazione delle aree di servizio, alcune delle quali potranno essere trasformate in Aree di Biocontenimento. Le novità riguardano anche l’ambulatorio per i Pazienti fragili e quello Ortopedico-Sala gesso. Gli ambulatori passeranno quindi dagli attuali tre a sei: Shock room, Medico-chirurgico, Fast Truck, Sala gessi, Pazienti fragili. Troverà allocazione per la prima volta anche la diagnostica con la Sala Tac e la Sala Radiologica-Polifunzionale.
Il progetto presentato a giugno 2023, partito ufficialmente a luglio 2023, prende pian piano vita al netto di dimissioni, mugugni e proteste dei pazienti. Non ci resta che attendere e sperare che il lavoro del neo primario Urso possa essere più agevole rispetto ai suoi predecessori, riuscendo finalmente ad avere – per citare il commissario De Salazar – «un pronto soccorso migliore, più efficiente, più grande, con installazioni di nuove postazioni mediche».
(f.benincasa@corrierecal.it)

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