COSENZA «In riferimento alla triste vicenda di Jlenia Sardano e alle affermazioni fatte dal segretario della federazione Pd di Cosenza, sono costretto a precisare quanto segue. Il sottoscritto, prima, con richiesta scritta indirizzata al segretario Pecoraro e al tesoriere Intrieri, e successivamente con comunicazioni a mezzo stampa, nell’immediatezza dell’insediamento della commissione di tesoreria del Pd Cosenza, ha chiesto di prendere visione degli estratti relativi al conto corrente della federazione. Peccato che a distanza di circa due anni dall’insediamento di questa segreteria e della stessa commissione di tesoreria, la mia richiesta risulti ancora misteriosamente “pendente”. Ovvero resto ancora in attesa di ricevere la documentazione necessaria a certificare la situazione contabile della federazione». Lo dichiara Gaetano Miele, membro della commissione di Tesoreria Federazione PD Cosenza, in merito al caso di presunto lavoro nero denunciato dalla Lega che vede protagonista Jlenia Sardano, vedova e madre di un bambino di 2 anni. «Aggiungo – afferma Miele – che non ho né approvato né controfirmato, l’unico bilancio sottoposto a dubbia votazione della direzione (dubbia anche perché nessuno ha mai potuto visionare il relativo verbale). Del resto, gli anni sono ormai due e quindi manca del tutto il secondo bilancio. Nel primo anno, ho ricevuto solo uno schema di bilancio, per altro lacunoso e privo di alcuna “pezza documentale” attestante le operazioni contabili riportate. Questo il pregresso. Poi c’è l’attuale. Il segretario parla della risoluzione relativa alla “vicenda dell’ex lavoratrice” come la definisce, che io, invece, chiamo compagna Jlenia, punto di riferimento della federazione cosentina. Purtroppo, al momento in cui viene legittimamente preteso il dovuto, mediante il pignoramento, sul conto corrente non vengono “trovate” somme sufficienti a soddisfare la richiesta giudicata equa dal tribunale. Ma la federazione aveva appena incassato (avrebbe dovuto, almeno) le quote di circa 1400 tessere cartacee 2023 pagate ciascuna 20 euro, direttamente alla federazione con bonifico o in contanti. Anche questo non è possibile accertare vista la mancata trasparenza dei conti di questa federazione. Oltre a negare l’accesso alla documentazione richiesta, infatti la commissione di tesoreria non viene riunita da oltre un anno. In definitiva, il segretario prima di essere rassicurante sulla vicenda di Jlenia o di lamentarsi sulla penuria di fondi a disposizione, dovrebbe permettere la necessaria trasparenza sulla situazione contabile dell’associazione di diritto privato che ha diretto negli ultimi due anni».
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