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Concessioni balneari, Succurro ai sindaci: «Chiara e completa la delibera della giunta regionale calabrese»

La presidente dell’Anci Calabria dà istruzioni ai primi cittadini dei Comuni costieri: «Percorso ricognitivo da operare ampiamente chiarito»

Pubblicato il: 30/05/2024 – 17:14
Concessioni balneari, Succurro ai sindaci: «Chiara e completa la delibera della giunta regionale calabrese»

Sulle concessioni del Demanio marittimo, ieri Rosaria Succurro, presidente dell’Anci Calabria, ha scritto una nota ai sindaci dei Comuni costieri della Calabria. Già nel novembre scorso, Succurro aveva espresso loro e al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, «forte preoccupazione sulle sorti delle concessioni predette, in vista della stagione estiva» 2024. «In materia – ha rammentato la presidente dell’Anci Calabria nella nota in questione – è intervenuta la recentissima delibera di Giunta regionale n. 258 del 28 maggio scorso, che ha il merito di tracciare le opzioni procedimentali per consentire ai Comuni costieri la puntuale gestione delle concessioni marittime di rispettiva competenza». «Più nel dettaglio, qualora nell’ambito del territorio comunale non si rinvenga la scarsità della “risorsa spiaggia”, e non vi sia neppure un interesse transfrontaliero certo al rilascio della concessione, si potrà procedere – ha precisato Succurro – all’applicazione diretta della normativa nazionale sulle proroghe ex lege delle concessioni balneari; in assenza di tali presupposti, gli stessi Comuni potranno procedere ad una “proroga tecnica” delle precedenti concessioni in scadenza al 31 dicembre 2023, previa pubblicazione delle procedure di selezione, ovvero previa adozione di un atto di indirizzo per l’indizione delle gare. Allo stesso tempo potranno bandire nuove gare, per i lotti non ancora assegnati». «Nel contempo è raccomandato – ha sottolineato la presidente dei sindaci della Calabria – di procedere all’avvio dei procedimenti per la declaratoria di decadenza delle concessioni non attive, ancorché precedentemente assegnate, per rendere le aree nuovamente disponibili. Le modalità con le quali effettuare la ricognizione, ai fini della verifica di sussistenza del concetto di “scarsità della risorsa” e di “interesse transfrontaliero certo” sono definite nella delibera di Giunta regionale sopra citata, nella quale – ha concluso Succurro – il percorso ricognitivo da operare è ampiamente chiarito, anche mediante il riferimento a specifici provvedimenti giurisdizionali».

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