ROMA Una recente ricerca diffusa dalla Fondazione nazionale dei Commercialisti Regioni meridionali cristallizza il difficile momento degli Enti italiani, soprattutto con riferimento al Sud. Tre regioni presentano le situazioni peggiori di bancarotta comunale e sono anche quelle che più faticano a riscuotere i tributi. La capacità di riscossione della Calabria è ferma al 24%. Sono in tutto 470 i comuni in crisi, di questi 257 in predissesto e 213 in dissesto. Secondo i ricercatori della Fondazione, tra i motivi del default, «uno dei fattori scatenanti è l’incapacità di riscossione e quindi assicurare all’Ente l’effettività delle risorse necessarie a garantire la sostenibilità delle spese senza generare disavanzi». Il dato aumenta, secondo gli esperti, nei piccoli comini. «Quasi il 45% dei casi riguarda enti con popolazione inferiore a 5mila abitanti». Stessa situazione negli enti in predissesto con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti. Solo il 2% si colloca in un segmento che raggruppa i comuni con popolazione superiore ai 100mila abitanti. Quali le soluzioni? Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano De Nuccio bolla come «inadeguata» l’attuale normativa. «Vanno rafforzati i controlli nei Comuni sotto i 15mila abitanti e gli strumenti per l’emersione tempestiva delle situazioni di squilibrio».
(redazione@corrierecal.it)
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