Ieri sera in municipio a Cuorgnè (Torino), amministrazione comunale e associazione “Mastropietro Onlus” hanno firmato l’accordo per l’affidamento in concessione a titolo gratuito della villa confiscata alla ‘ndrangheta in via Salgari, appartenuta al boss Giovanni Iaria. L’edificio, dopo i lavori di messa a norma, diventerà un centro dedicato all’assistenza e all’integrazione di persone con disabilità medio-lieve o disturbi psichiatrici.
«Gli immobili sottratti alla criminalità – ha spiegato il sindaco Giovanna Cresto – devono rinascere e per farlo devono ritornare alla collettività, altrimenti restano fini a se stessi. E noi non volevamo succedesse». «Questa – ha spiegato l’assessore regionale Maurizio Marrone che ha seguito l’intera vicenda – è una vittoria di tutta la comunità. Un riscatto, anche d’immagine, per le istituzioni pubbliche. Riuscire a restituire il bene con una finalità così alta è un valore aggiunto. Complimenti al Comune per non aver mai mollato».
Nelle scorse settimane e dopo ben quattro bandi andati deserti “Villa Iaria” era stata assegnata all’associazione e, sebbene l’assegnazione del bene confiscato al boss mafioso calabrese trapiantato nel Canavese avvenga a titolo gratuito, per poter usufruire dell’immobile sono necessari diversi lavori di ristrutturazione quantificati in almeno 100mila euro e, di questi, poco meno di 50.000 euro sono stati messi a disposizioni dalla Regione Piemonte, mentre l’altra metà è a carico degli assegnatari. Con la sottoscrizione della convenzione, dunque, sarà il Comune di Cuorgnè a versare al vincitore della gara un acconto di 25mila euro, circa la metà dei fondi stanziati dalla Regione. Il resto del contributo regionale verrà liquidato dopo la rendicontazione.
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