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“Grande Cosenza”, sprint della maggioranza: al prossimo Consiglio la proposta di referendum

I lavori della Conferenza dei capigruppo: il 26 in aula la Ppa per la consultazione nei Comuni interessati dalla fusione – IL TESTO CON IL QUESITO

Pubblicato il: 16/07/2024 – 18:16
“Grande Cosenza”, sprint della maggioranza: al prossimo Consiglio la proposta di referendum

REGGIO CALABRIA Potrebbe esserci anche la proposta di indizione del referendum consultivo obbligatorio per la fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero tra i punti all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale. E’ quanto è emerso dalla Conferenza dei capigruppo di Palazzo Campanella convocata oggi dal presidente Filippo Mancuso: la seduta è stata calendarizzata per il prossimo 26 luglio. La proposta di indizione del referendum per la nascita della “Grande Cosenza”, presentata dai consiglieri regionali di centrodestra Caputo, Gentile, De Francesco, Mannarino, Molinaro, Straface, Graziano e Gallo, è stata approvata nei mesi scorsi in prima Commissione: secondo alcuni analisti l’idea iniziale della maggioranza era quella di portarla all’esame dell’aula dopo l’estate e invece in sede di Conferenza dei capigruppo si è registrata l’accelerazione.

Il quesito referendario

La proposta tra l’altro contiene anche il quesito da sottoporre ai cittadini dei tre Comuni coinvolti – Cosenza, Rende e Castrolibero – quesito così formulato: 1) «Volete voi che sia approvata la proposta di legge n. 177/XII e che sia istituito un nuovo comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero?» 2) «Quali delle seguenti denominazioni volete che assuma il nuovo comune derivante dalla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero? a) Cosenza, b) Cosenza Rende Castrolibero, c) Nuova Cosenza».  Sul piano politico, ovviamente, si tratta di uno dei provvedimenti più importanti dell’intera legislatura, come dimostra il fatto che da mesi sulla fusione è in corso un aspro dibattito, tra favorevoli e contrari (anche bipartisan): da quanto finora emerso, nel centrosinistra ci sono anche segnali di apertura, e gli analisti sostengono che se si va incontro alla richiesta di prevedere l’entrata in vigore della legge nel 2026 e non nel 2025 non sarebbe escluso il voto favorevole del centrosinistra in Consiglio regionale. Per quanto riguarda la tempistica, il referendum potrebbe tenersi anche in autunno, tra settembre e ottobre. Ovviamente, ci sono anche fortissime resistenze territoriali: contrarietà alla fusione arrivano soprattutto dalle realtà di Rende e di Castrolibero. Si vedrà. Per il resto, all’ordine del giorno del Consiglio regionale del 26 luglio non ci sarà l’autonomia differenziata (come scritto qui) nonostante il tentativo dell’opposizione di “forzare” sul punto, mentre ci saranno alcune pratiche di bilancio, alcune mozioni e alcune interrogazioni. (a. c.)

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