«L’alta velocità in Calabria per recuperare il gap infrastrutturale»

L’alta velocità ferroviaria rappresenta per la Calabria un’opportunità per il recupero del “gap infrastrutturale” esistente. L’itinerario è stato inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le opere da finanziare. La nuova linea costituisce la continuità per connettere il Sud al Nord. Essa rappresenta un corridoio che permetterà oltre a migliorare i collegamenti, anche per dare una opportunità non trascurabile ai passeggeri e anche per i servizi commerciali. Bisogna ammettere che il progetto ha una valenza che supera quella dell’attuale domanda trasportistica, potendosi ricollegare ad una scelta di fondo del Paese che produce impatti significativi per l’economia e per l’accessibilità dei territori. Ovviamente rimane prioritaria la “mobilità” che riduce entro le quattro ore, tra Roma e il Sud (Reggio Calabria e la Sicilia) così come avviene nel Nord del Paese. Per raggiungere l’obiettivo, Ferrovie Italia sottolinea che sono indispensabili tracciati, tali da rendere il sistema ferroviario veloce e più accessibile, “prevedendo nuove interconnessioni, piuttosto che nuove fermate, lungo la linea, in un’ottica di mobilità integrata”.
Secondo lo studio di “Ferrovie Italia”, la Salerno-Reggio Calabria riveste particolare importanza strategica sia a livello europeo che nazionale, perché riduce il gap infrastrutturale fra Nord e Sud. E sia a livello locale per il suo progetto strategico per collegare la Calabria con il Centro e il Settentrione. È un dato di fatto che l’alta velocità, la dove è stata realizzata abbia portato una migliore coesione territoriale oltre all’aumento dei flussi turistici e l’ampliamento del mercato del lavoro. L’obiettivo è di consentire l’accesso alla città di Roma da tutte le principali città, nell’ordine delle quattro ore e mezza, con effetti positivi per l’economia.