Autonomia, monsignor Checchinato: «Una legge che abbandona chi fa fatica a camminare»

«È una legge che promuove i primi della classe e abbandona quelli che fanno fatica a camminare. I primi per i credenti sono gli ultimi: questo è il messaggio centrale del Vangelo di Gesù». Lo afferma monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano intervistato ieri a PresaDiretta riguardo l’autonomia differenziata. Sulle sue nette prese di posizioni contro il Ddl Calderoli, monsignor Checchinato ribadisce nel programma di Riccardo Iacona: «Provavo a ricordare ai cristiani in Parlamento alcuni principi fondamentali della nostra fede: uno di questi è la distribuzione universale dei beni».

«I ricchi diventano più ricchi»

L’arcivescovo, incalzato sul motto “Dio, Patria e Famiglia” della destra, rimarca: «Dio viene idolatrato, viene dimenticato, che è molto peggio che dimenticato. Non si può mettere Dio a giustificazione delle proprie strategie politiche». Sulla riforma dell’autonomia: «Io non riesco a cogliere quale sia questo principio che permetta ai ricchi di diventare più ricchi e ai poveri di diventare più poveri. La partita che si gioca al Sud Italia è la stessa partita che si gioca al Nord. Quest’ultimo senza Sud è più povero, non è più ricco» conclude monsignor Checchinato.

De Magistris: «Il centrosinistra ha creato l’autostrada a Calderoli»

Nel corso della trasmissione è stato intervistato anche l’ex sindaco di Napoli e magistrato Luigi De Magistris, che ha sottolineato anche le colpe del centrosinistra che ha «creato l’autostrada a Calderoli». «I traditori della Costituzione – continua – non sono solo i fascisti, ma anche il centrosinistra. Per questo ci troviamo in una situazione così grave». Il riferimento è, in particolare, alla riforma del titolo V della Costituzione attuata nel 2001 dal governo di centrosinistra di Giuliano Amato, che prevede, in un articolo, che le «regioni possono ottenere ulteriori e condizioni particolari di autonomie». «Un articolo – aggiunge il professore Francesco Pallante – non doveva essere scritto. E che ora andrebbe abrogato». (redazione@corrierecal.it)

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