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Dal Pnrr al Ponte sullo Stretto, opportunità e sostenibilità nel settore edile calabrese

Partecipato confronto organizzato da Confartigianato Imprese e Anaepa Confartigianato a Villa San Giovanni

Pubblicato il: 05/10/2024 – 15:56
Dal Pnrr al Ponte sullo Stretto, opportunità e sostenibilità nel settore edile calabrese

REGGIO CALABRIA Una occasione di confronto sul futuro del settore edile nella regione, che ha saputo mettere in luce le numerose opportunità disponibili grazie alla rete di Confartigianato Imprese. Il convegno sul tema “Edilizia e infrastrutture in Calabria: prospettive e opportunità” – organizzato da Confartigianato Imprese Calabria e da ANAEPA Confartigianato Edilizia che si è tenuto venerdì 4 ottobre al Resort Altafiumara di Villa San Giovanni – si è configurato proprio come un importante momento di approfondimento sulle normative, sui processi e sulle innovazioni che interessano l’edilizia dal punto di vista delle imprese artigiane nella nostra regione Ad aprire i lavori è stato Carlo Angotti, presidente di Anaepa Calabria, il quale ha espresso gratitudine per la presenza della Giunta nazionale di ANAEPA, sottolineando l’importanza del dibattito. “Abbiamo scelto di affrontare temi cruciali come le infrastrutture e la realizzazione di opere strategiche come il Ponte sullo Stretto, che interessano anche le imprese artigiane”, ha affermato Angotti. Ha messo in evidenza l’importanza di comprendere a fondo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e i benefici che può portare alle piccole e medie imprese. Stefano Crestini, presidente ANAEPA Confartigianato, ha proseguito il discorso sottolineando l’importanza di ascoltare le problematiche delle imprese e fornire supporto politico. “Le imprese artigiane si sono evolute e oggi, unite in rete o consorzi, possono gestire lavori significativi. È cruciale che queste realtà partecipino alle grandi opere, affinché non siano le aziende mastodontiche a monopolizzare il settore, sottraendo opportunità alle professionalità locali”, ha affermato Crestini, aggiungendo che l’obbiettivo è contribuire al benessere economico della regione senza escludere gli artigiani. Assente per motivi istituzionali il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che ha fatto pervenire un proprio messaggio, a portare il saluto delle istituzioni il sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà evidenziando, prima di tutto, il salto di qualità delle imprese artigiane. “Riconosciamo l’importanza delle risorse comunitarie e la necessità di un dialogo diretto con Roma e l’Unione Europea. I servizi sono fermi fino ad agosto, ma ringrazio le imprese per la loro disponibilità a collaborare nei cantieri, essenziali per gli obiettivi di spesa legati al PNRR”, ha dichiarato Falcomatà. Ha anche denunciato i recenti tagli ai comuni, esortando a un aumento delle risorse per le manutenzioni ordinarie, per garantire che i fondi di coesione rimangano a disposizione delle amministrazioni locali. Carolina Bustamante, della Promo PA Fondazione OREP, ha fornito un’analisi sull’utilizzo delle risorse del PNRR in Calabria. Ha riportato dati significativi, affermando che “il piano PNRR per la Calabria comprende 11.000 progetti per un valore di 7,6 miliardi di euro, con quasi il 40% gestito dai comuni e l’88% dei fondi destinato alle infrastrutture”. Ha avvertito che, sebbene ci sia stato un trend positivo negli anni passati, nel 2024 si prevede un calo nei valori delle opere a causa del nuovo codice degli appalti e delle problematiche di digitalizzazione. Attualmente, il 71% dei progetti è in corso e il 29% è completato. Bustamante ha sottolineato l’importanza di semplificare i processi e migliorare i tempi di pagamento, affinché le micro e piccole imprese possano partecipare efficacemente. Il professor Francesco Russo ha messo in luce l’importanza di un sistema ferroviario ben progettato per lo sviluppo della Calabria, affermando che “l’assenza di un sistema ferroviario efficace penalizza le regioni meridionali”. Ha sostenuto che il progetto del Ponte sullo Stretto è stato bloccato non per motivi ambientali, ma per questioni economiche, e ha evidenziato le disuguaglianze create dall’alta velocità in Italia, che favoriscono le regioni del nord. Russo ha suggerito di riconsiderare i progetti infrastrutturali esistenti, proponendo che sia possibile migliorare l’accessibilità ferroviaria senza ingenti investimenti, come il ripristino di treni diretti tra Reggio Calabria e altre città. Ilaria Maria Coppa, rappresentante della Stretto di Messina Spa, ha parlato dell’importanza del Ponte sullo Stretto, sottolineando che “la costruzione avrà un impatto significativo sull’occupazione in Calabria, prevedendo l’impiego di circa 4.300 addetti all’anno, con picchi fino a 7.000 durante le fasi di massima attività”. Ha spiegato che il progetto non solo migliorerà le infrastrutture, ma agirà anche da moltiplicatore di sviluppo per il Mezzogiorno, creando nuove opportunità imprenditoriali e stimolando la cooperazione tra enti locali e comunità. Attraverso una progettazione integrata, il Ponte e le sue infrastrutture possono diventare catalizzatori di interventi di rigenerazione territoriale, stimolando la cooperazione tra enti locali e comunità”, ha sottolineato. Walter Ignazitto, procuratore aggiunto presso la procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha trattato il tema della legalità nei cantieri. “Il ponte non rappresenta solo un collegamento fisico, ma è un simbolo di progresso e unità”, ha affermato. Ha avvertito delle insidie rappresentate dalla criminalità organizzata e ha dichiarato: “È fondamentale che ogni imprenditore rispetti le normative vigenti, non solo per tutelare il proprio lavoro, ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini”. Ignazitto ha evidenziato il cambiamento nella percezione delle problematiche legate alla criminalità, incoraggiando la denuncia delle richieste estorsive come passo fondamentale per creare un clima di maggiore legalità: “Sempre più imprenditori hanno il coraggio di denunciare le richieste estorsive, contribuendo a creare un clima di maggiore legalità. La denuncia è il primo passo per liberare il nostro territorio da questa morsa”. Daniela Scaccia, segretario nazionale di ANEPA, ha parlato della riforma della patente a crediti, evidenziando le preoccupazioni riguardo alla sua efficacia. “Il sistema è operativo dall’1 ottobre e include non solo l’edilizia, ma anche l’impiantistica e le carpenterie metalliche. Siamo in rincorsa, poiché il decreto attuativo è stato ricevuto solo il 20 settembre, riducendo il tempo utile per prepararci”, ha spiegato. Scaccia ha sottolineato che, sebbene inizialmente ci fossero dubbi, c’è speranza che questa iniziativa possa contribuire a ridurre gli infortuni sul lavoro, con un monitoraggio previsto per valutare l’efficacia della misura. Andrea Di Maurizio di Autostrade Per L’Italia ha illustrato il recente accordo sottoscritto con Confartigianato per la qualificazione e selezione delle imprese per la manutenzione delle infrastrutture autostradali. “Stiamo predisponendo procedure di gara in linea con le normative vigenti e apprezziamo il protocollo con Confartigianato per la ricerca di fornitori locali”, ha dichiarato. Lorenzo Carretti, presidente della Rete dei Consorzi 4C Network di Confartigianato, ha ribadito l’importanza di affrontare i settori di mercato complessi, affermando: “Vogliamo garantire che le piccole e medie imprese possano accedere ai contratti con il gruppo Società Autostrade e partecipare a progetti di costruzione e gestione”. In conclusione, Silvano Barbalace, segretario regionale di Confartigianato Calabria, ha esortato le imprese a unirsi e qualificarsi per affrontare le sfide del mercato, sottolineando l’importanza della cooperazione tra istituzioni e imprese per promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. “Dobbiamo collaborare con soggetti istituzionali e affrontare le sfide che il settore presenta. È fondamentale che le aziende si uniscano e si qualifichino, poiché da sole non possiamo superare queste difficoltà”, ha dichiarato Barbalace, anticipando che proporrà di convocare i sindacati per avviare la trattativa sul contratto collettivo regionale dell’edilizia, replicando l’esperienza positiva della Puglia.

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