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Sanità, la retromarcia del Mur che complica la vita degli specializzandi

Circolare invita i direttori delle Scuole a far sostenere l’esame, a dispetto della legge che prevede altro. Esposito: «Scelta incomprensibile»

Pubblicato il: 17/10/2024 – 12:56
Sanità, la retromarcia del Mur che complica la vita degli specializzandi

CATANZARO Sta suscitando polemiche – e più di una preoccupazione in una platea che in Calabria comprende oltre cento medici – una recente circolare del ministero dell’Università e della Ricerca che invita i direttori delle Scuole di specializzazione a far sostenere l’esame di passaggio d’anno ai medici in formazione specialistica assunti con il cosiddetto Decreto Calabria. La vicenda riguarda i laureati in Medicina che possono essere assunti a tempo determinato, con automatica conversione del contratto a tempo indeterminato al conseguimento del titolo di specialità, a partire dal secondo anno di corso di specializzazione. La circolare ministeriale divergerebbe dalla legge statale approvata la scorsa primavera che prevede la semplice idoneità da parte di Asp e aziende ospedaliere, cioè la possibilità per gli specializzandi assunti da Aziende sanitarie e Aziende ospedaliero-universitarie di sostituire la prova d’esame annuale universitaria con una certificazione delle competenze acquisite durante la formazione sul lavoro, attestata dal direttore della struttura ospedaliera dove si è prestato servizio. A soffiare sul fuoco delle polemiche anche alcuni sindacati che hanno diffidato le università italiane sede di Scuole di specializzazione.

Esposito: complicazione per gli specializzandi

Secondo Franco Esposito, segretario generale della Fismu, interpellato dal Corriere della Calabria, con questa circolare «si elimina una semplificazione che era quella di favorire i medici specializzandi per poter concorrere immediatamente nell’ambito delle assunzioni e favorirne l’ingresso immediato nei reparti on modo da coprire così una carenza di organico che è purtroppo una realtà. Con questa circolare invece – prosegue Esposito – il Mur complica la vita degli specializzandi che dovrebbero ritornare nell’ambito del corso accademico. La protesta di alcune organizzazioni sindacali è giustificata: non si comprende la ratio di questa retromarcia visto che abbiamo carenza di medici nei reparti e quindi di far entrare nel mondo del lavoro al più presto possibile gli specializzandi».

Franco Esposito

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