Ai piedi dell’Aspromonte, lungo il versante jonico della provincia di Reggio Calabria, nell’ampia vallata della fiumara Amendolea, il grico è un idioma della memoria che caratterizza canti, musiche e storie popolari. Un po’ come, nel cuore della provincia di Cosenza, l’arbëreshë, l’albanese portato nel ‘500 dagli esuli in fuga dalla dominazione ottomana.
Le storie di queste isole linguistiche ricche di usi, costumi, riti e atmosfere, che resistono anche alle varianti geografiche della lingua italiana, sono raccontate nel format itinerante: “L’altra Calabria. Arbëreshë, Greca e Occitana” (girato in 20 Comuni) trasmesso ogni giovedì alle 20.40 su L’altro Corriere (canale 75) e, nel documentario, “Popoli senza frontiere: la Calabria delle minoranze”, prodotto dal Gruppo Corriere della Calabria.
Il secondo documentario dopo “Le storie albanesi di Calabria” dedicato interamente alla ricca eredità culturale di un popolo, profondamente legato alle sue radici, erede della grande tradizione bizantina, custode di una terra dove Oriente e Occidente si incontrano. Una storia di integrazione e convivenza che prosegue.
Il documentario che racconta le ritualità degli albanesi di Calabria – VIDEO
Così come per gli occitani di Guardia Piemontese e la lingua doc del Sud della Francia, parlata ancora oggi in quella che è considerata l’ultima enclave occitana di Calabria.
Si ringrazia per la foto di copertina www.valdesidicalabria.org
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x