CATANZARO Sono 77 le persone che rischiano il processo al termine dell’inchiesta “Open Gates” sui presunti illeciti nella gestione del carcere di Catanzaro. Dopo la chiusura indagine della Dda del capoluogo, infatti, il gip/gup del Tribunale ha fissato la prima udienza per il prossimo 25 novembre.
Rischiano, dunque, il processo le persone coinvolte nell’operazione guidata dalla Procura distrettuale di Catanzaro che aveva fatto emergere diverse falle nel sistema di gestione del carcere, tanto da essere definito un «hotel» per i detenuti. Tra gli indagati anche l’ex direttrice Angela Paravati. Tra i reati contestati concorso esterno in associazione a delinquere, falsità ideologica e corruzione.
Tra gli indagati figurano anche l’ex direttrice della Casa circondariale Angela Paravati, di 59 anni, indagata per concorso esterno in associazione per delinquere, falso, evasione, falsità ideologica, corruzione, e Simona Poli, di 48 anni, comandante della Polizia penitenziaria a Catanzaro dal 2018 al 2022, indagata per concorso esterno in associazione per delinquere. Secondo l’accusa, sia Paravati che Poli avrebbero agevolato due gruppi criminali che si erano formati all’interno del carcere e dediti, grazie anche al sostegno di alcuni agenti della polizia penitenziaria, a spacciare droga e far circolare telefonini e sim card. (redazione@corrierecal.it)
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