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Operazione “Scolacium” contro le cosche Bruno e Catarisano, chiuse le indagini per 27 persone – NOMI

L’inchiesta scaturisce dal blitz scattato lo scorso 22 febbraio contro la ‘ndrangheta operante nei territori di Borgia e Vallefiorita

Pubblicato il: 08/11/2024 – 17:14
Operazione “Scolacium” contro le cosche Bruno e Catarisano, chiuse le indagini per 27 persone – NOMI

CATANZARO La Procura della Repubblica di Catanzaro ha notificato la chiusura delle indagini per 27 persone coinvolte nell’operazione Scolacium, scattata lo scorso febbraio contro la ‘ndrangheta catanzarese. L’inchiesta ha fatto luce su un’associazione a delinquere attiva nel Catanzarese tra i comuni di Girifalco, Borgia e Vallefiorita. 22 le persone arrestate con il blitz scattato la mattina del 22 febbraio, tra i quali membri dei clan Bruno e Catarisano. Secondo gli inquirenti, i due gruppi mafiosi avrebbero mantenuto il controllo del territorio tramite armi ed estorsioni, infiltrandosi con minacce e danneggiamenti nel settore boschivo, in quello delle pale eoliche e delle strutture balneari.

I reati contestati

Tra i reati che la Dda contesta agli indagati ci sono danneggiamenti, estorsioni, armi e associazione mafiosa. Quest’ultima è contestata a Bruno e Pietro Abbruzio, Massimo Citraro, Antonio Paradiso, Sandro Ielapi, Vincenzo Tolone e Giuseppe Cristofaro, accusati di aver «diretto, organizzato e partecipato» alla cosca Catarisano, con epicentro a Roccelletta di Borgia. In particolare, al vertice del clan ci sarebbero Pietro Abbruzio e Massimo Citraro con compiti di «organizzazione e direzione» del gruppo ‘ndranghetista. A entrambi è contestata, insieme ad Antonio Paradiso, l’estorsione ai danni di un’attività commerciale di Borgia e il danneggiamento di un escavatore di proprietà di una ditta di calcestruzzi. Sono allo stesso modo accusati di associazione mafiosa Francesco Bruno, Gennaro Felicetta, Adrian Domtanov, Dimitrov, Danilo Vitellio e Raffaele Pace, rei secondo gli inquirenti di  «aver partecipato in concorso tra loro» alla cosca Bruno. Capo della ‘ndrina sarebbe per l’accusa, Francesco Bruno, mentre Gennaro Felicetta sarebbe stato il reggente della cosca dopo l’arresto del primo nell’operazione Jonny. Indagini chiuse anche l’imprenditore Luciano Babbino, accusato di estorsione e danneggiamento commessi nell’ambito di un’associazione mafiosa. (redazione@corrierecal.it)

Tutti i nomi

  1. Abbruzzo Bruno (cl. ’68);
  2. Abbruzzo Pietro (cl. ’52);
  3. Babbino Luciano (cl. ’79)
  4. Bevilacqua Stefano (cl. ’87);
  5. Bova Paolo (cl. ’69);
  6. Bruno Francesco (cl. ’70);
  7. Catroppa Matteo (cl. ’01)
  8. Citraro Massimo (cl. ’66);
  9. Ceravolo Rocco (cl. ’78).
  10. Cristofaro Giuseppe (cl. ’79);
  11. Cristofaro Davide (cl. ’93);
  12. Danieli Salvatore (cl. ’84);
  13. Dimitrov Adrian Domianov (cl. ’84);
  14. Falcone Domenico (cl. ’73)
  15. Felicetta Gennaro (cl. ’92);
  16. Gualtieri Francesco (cl. ’80)
  17. Ielapi Sandro (cl. ’75);
  18. Macario Franco (cl. ’58);
  19. Macario Simone (cl. ’83);
  20. Mirarchi Santo (cl. ’84);
  21. Pace Raffaele (cl. ’75);
  22. Ilario Sestito (cl. ’96)
  23. Stitzia Sandra (cl. ’76)
  24. Paradiso Antonio (cl. ’62);
  25. Tolone Vincenzo (cl. ’78);
  26. Zaffina Davide Benedetto (cl. ’91)
  27. Vitellio Danilo (cl. ’79);

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