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verso il referendum

Città unica, il Pd chiama a raccolta centrosinistra e sindacati: «Dal 2 dicembre lavoriamo insieme»

Il segretario Pecoraro: «Nel centrodestra imboscati che per opportunismo lavorano sottobanco per il No». Mancini: «Il Sì sarà preponderante»

Pubblicato il: 28/11/2024 – 17:31
Città unica, il Pd chiama a raccolta centrosinistra e sindacati: «Dal 2 dicembre lavoriamo insieme»

COSENZA Che vinca il Sì o il No, il centrosinistra cosentino pensa che da lunedì 2 dicembre le forze favorevoli alla città unica resteranno unite, in una «piccola palestra», dice Pietro Tarasi di Sinistra Italiana per descrivere il campo largo bruzio. La presenza dell’esponente di SI nella federazione del Pd è un segnale importante anche dal punto di vista simbolico se si pensa che un anno fa di questi tempi era ancora sanguinante la ferita dell’estromissione di Maria Pia Funaro dalla giunta comunale: adesso Funaro si ritrova, anche lei in Sinistra Italiana, dalla stessa parte della barricata degli ex “fratelli coltelli” democratici.

Pecoraro: «Nel centrodestra imboscati che lavorano per il No»

Non che anche questa volta siano mancati i colpi bassi interni agli schieramenti, se solo si pensa al manifesto stile liste di proscrizione ma in chiave fotografica fatto circolare dai Comitati per il No peraltro in duplice versione (nella “ristampa” proprio il volto di Funaro sostituiva quello di Nicola Adamo). «E’ stata una campagna referendaria aspra – ha esordito Vittorio Pecoraro, segretario provinciale del Pd – tra fake news e troll, toni senza precedenti e degenerazione del dibattito: il vecchio è per il Sì e i giovani per il No…». Poi si è rivolto oltre Campagnano: «Nessuno sta mettendo le mani su Rende, domenica non eleggiamo il loro nuovo sindaco perché non siamo in campagna elettorale per le amministrative rendesi. Tra l’altro ricordo che anche Rende ha avuto qualche difficoltà nei bilanci negli ultimi 15 anni, oltre ad essere come noto commissariata per mafia». Ma in questa fase – ha avvertito Pecoraro – è meglio «pensare in chiave di solidarietà tra enti locali continui e territori già interdipendenti, basta vedere i trasporti». Sul “trasporto” invece dei tesserati dem nelle settimane della mobilitazione per il Sì, Pecoraro non ha dubbi: «Nessun iscritto ha mai palesato posizioni sul No, in tutte le articolazioni» e anche a Palazzo dei Bruzi (presenti al primo piano della sede di piazza Carratelli, con la presidente del partito Maria Locanto, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, i consiglieri Graziadio, Tinto e Rende e l’ex consigliere comunale rendese Francesco Corina), «mentre non ho capito la posizione dei 5 Stelle che, non hanno preso una posizione pubblica, ma è un Nì mentre molti iscritti, privatamente, sono per il Sì. Il centrodestra invece rappresenta una vera e propria contraddizione: è assente dal dibattito ma ci sono degli imboscati che per opportunismo lavorano sottobanco per il no. Il Pd non poteva assumersi la responsabilità di impedire un processo storico riguardante per i prossimi cinquant’anni una città che unica lo è già nei fatti, e ci aspettiamo che in caso di vittoria del Sì quelli del No non si ritirino nell’Aventino».

Mancini: «Una città del terzo millennio con servizi e diritti garantiti a tutti»

Anche Giacomo Mancini, coordinatore dei Comitati per il Sì, guarda già a lunedì 2 dicembre: «Sarà l’inizio di un percorso insieme tra i partiti presenti qui oggi, le associazioni e le sensibilità radicate nei tre territori, i sindacati (presente Paolo Cretella, segretario della Uil cosentina, ndr): il nostro obiettivo deve essere l’Emilia Romagna con il suo 43%. Dobbiamo essere riconoscibili dall’opinione pubblica e la fusione è una delle battaglie nel dna del centrosinistra, e oggi voglio ringraziare il lavoro generoso e appassionato dei giovani democratici». Mancini pensa a «una città del terzo millennio, la seconda della Calabria per grandezza, in cui attrarre investimenti e garantire a tutti servizi e diritti a costi minori. Se vince il No – ha aggiunto – ci saranno schiamazzi e caroselli di un certo ceto politico che vedrà confermate le proprie postazioni di gestione del potere, mentre noi del Sì siamo una comunità che guarda al futuro». Poi una stoccata all’ex sindaco ma anche a chi parla di trasversalismo: «Questa non è un’idea di Mario Occhiuto, se ne parla da quando lui stava a Shangai, o forse da quando non era ancora nato».

Cretella (Uil): «Nessun rischio per i lavoratori Rende Servizi»

Cretella ha rivendicato la «coerenza» della Uil sin dalle fasi delle audizioni in commissione regionale Affari costituzionali «nonostante la tempistica del progetto di legge e i miglioramenti da fare», poi le critiche a chi si è reso protagonista di «ricatti e minacce» nei confronti dei lavoratori di Rende Servizi: «Nessun rischio sul loro futuro lavorativo, semmai rischiano quegli amministratori che adesso non potranno esercitare più il loro controllo». Infine l’appello: «Il Sì porta avanti un interesse collettivo e di prospettiva, basta vedere il momento di risveglio che sta vivendo Corigliano Rossano, la città unica porterà a una gestione più efficiente e una pianificazione più razionale, porterà investimenti e lavoro. Il No è per chi ha interessi di bottega, di posizionamento e gestione del potere».

Il rebus affluenza e le lacune informative

Mancini e Pecoraro hanno lamentato la scarsa informazione anche dai livelli istituzionali (Prefettura e Provincia) su tempi e modalità del voto. Sulla partecipazione, Pecoraro ha augurato che «una eventuale bassa affluenza non sia   brandita da chi vede nel referendum un banco di prova politico» mentre per Mancini «ci sarà una preponderanza del Sì», di qui l’invito a recarsi alle urne «altrimenti andrà riconsiderato lo strumento stesso del referendum, massimo momento di coinvolgimento democratico per cui siamo felici che il popolo possa esprimersi dal basso».
I due esponenti del Pd cosentino si sono trovati d’accordo anche nel rilanciare il tema fusioni su scala regionale e nel considerare un’occasione persa il mancato coinvolgimento di Montalto Uffugo, Mendicino e Casali del Manco.

Domani la chiusura della campagna referendaria

Venerdì 29 novembre dalle 17,30 nella sede della Cgil in piazza Vittoria il Pd torna a parlare di città unica con i vertici locali: con Mancini stavolta ci saranno la segretaria del Pd di Cosenza, Rosi Caligiuri, i capigruppo dem al Comune e alla Provincia, Francesco Alimena e Giuseppe Ciacco, l’assessore comunale Damiano Covelli e i consiglieri regionali Franco Iacucci e Domenico Bevacqua. (euf)

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