COSENZA «Si inizia ad assumere sostanze stupefacenti già dall’età dei 13 anni, si continua aumentando le dosi e si aggravano le condizioni psico-fisiche dei giovani». E’ l’allarme lanciato, stamane, nel corso della conferenza stampa ospitata nei locali del Serd a Cosenza in occasione della presentazione del progetto “Prima di Tutto” che, il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finanziato al Serd in partenariato con il Centro di solidarietà “Il Delfino”. Il programma di intervento, prevede la realizzazione di una serie di interventi finalizzati alla prevenzione delle tossicodipendenze e prevede il coinvolgimento di 700 studenti e 100 tra docenti e genitori.
La strada è il terreno dei giovani, il luogo dove facilmente si può avere accesso allo sballo facile: alcol e droga. Ecco perché è evidentemente necessario implementare l’attività di counseling, in un’ottica di prevenzione delle dipendenze. Il progetto illustrato questa mattina prevedere anche l’attivazione di sportelli con lo scopo di evitare che una momentanea crisi possa incancrenirsi e condurre i giovani lungo un sentiero tortuoso e senza uscita.
«Cerchiamo di intercettare precocemente le necessità dei giovani e anche il loro disagio, quindi saremo presenti nelle scuole, nei luoghi di aggregazione e soprattutto daremo sostegno ai ragazzi», dice il dottore Roberto Calabria, direttore del Servizio Dipendenze – Serd di Cosenza. A preoccupare sono i dati legati al consumo di droghe sintetiche. «Oltre mille sostanze sono presenti oggi nel panorama italiano ed europeo, il nostro compito è veramente impegnativo perché dobbiamo far fronte a tutte queste nuove droghe che vengono fuori quasi tutti i giorni: si tratta di anfetamine». Costi bassi e spaccio nei luoghi della movida facilitano l’accesso al consumo di droga. «Siamo molto preoccupati, le dosi si trovano online, ed inoltre è chimicamente molto facile produrle, poi sono messe in commercio da un sistema di spaccio che riesce ad arrivare dappertutto». “Prima di tutto”, per citare il titolo assegnato al progetto, riguarda anche le famiglie. «Ci sono famiglie disperate, c’è una profonda crisi ed a volte ricomporre tutti questi pezzi è davvero difficile».
Alla conferenza stampa, hanno partecipato – tra gli altri – anche il direttore Sanitario dell’Asp di Cosenza Martino Rizzo, Vincenzo De Luca Presidente del Centro di Solidarietà “ Il Delfino”. Quest’ultimo sottolinea l’impegno portato avanti in relazione al contrasto alle dipendenze da oltre 40 anni. «Abbiamo sempre dato il nostro contributo, abbiamo le capacità, l’esperienza, la professionalità per poter collaborare attivamente in questo progetto», dice De Luca. Che aggiunge: «E’ importante coinvolgere le famiglie e poi rendere i giovani ragazzi protagonisti del loro stesso recupero, rispetto al passato nelle comunità terapeutiche arrivano persone adulte – la media è di oltre 40 anni – tra i 40 e i 44 anni. All’inizio avevamo a che fare con ragazzi giovani di 20 anni, accompagnati dalle famiglie. Questo è il cambiamento in atto». (f.benincasa@corrierecal.it)
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