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Droga, indagine della Procura antimafia di Lecce: 21 arresti per spaccio tra Puglia e Calabria

Colpiti esponenti di una nota famiglia legata alla criminalità del Tarantino. Blitz anche a Cosenza. In carcere sono finiti in 11

Pubblicato il: 06/12/2024 – 6:28
Droga, indagine della Procura antimafia di Lecce: 21 arresti per spaccio tra Puglia e Calabria

TARANTO Ventuno arresti per spaccio di droga sono stati eseguiti questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Taranto. Le misure sono 11 in carcere e 10 ai domiciliari. Gli arresti sono stati eseguiti a Taranto e nelle province di Bari, Brindisi, Lecce, Foggia e Cosenza, su ordinanza emessa dal gip di Lecce su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Coinvolti esponenti di una nota famiglia legata alla criminalità del Tarantino, ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Alle operazioni hanno partecipato circa 100 militari del Comando Provinciale di Taranto, coadiuvati da personale del Nucleo Cinofili di Modugno (Bari) e Potenza, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e del sesto Nucleo Elicotteri e dai carabinieri degli altri Comandi Provinciali.

I dettagli dell’inchiesta

L’inchiesta dei militari dell’Arma – riporta la “Gazzetta del Mezzogiorno – ruota intorno al gruppo guidato da Cosimo Leone: per i pm Milto De Nozza della Dda di Lecce e Francesco Ciardo della Procura jonica è lui infatti a tirare le fila del gruppo che aveva la sua centrale al rione Salinella e contatti con le province di Bari, Lecce, Cosenza e Foggia. Il gruppo, stando a quanto emerge dall’ordinanza, aveva come suoi fornitori grossisti di Oria e del Barese. La misura cautelare in carcere – prosegue la “Gazzetta del Mezzogiorno” – è stata disposta oltre che per Cosimo Leone, anche per Vincenzo Leone, membro del gruppo ma autorizzato a gestire in autonomia anche una seconda piazza di spaccio, Giovanni Leone, Vincenzo Basile, Cosimo Carriero, Michele Costantino, Pasquale Lupoli, Giovanni Marzulli Davide Nigro e Marco Semeraro. Ai domiciliari sono finiti tra gli altri Veronica Giudetti, Teresa Malizia, Valentina Petruzzella Scarcia, Anna Maria Quaranta, Angelo Briganti, Massimo Catapano, Carmine Eramo, Cosimo Friuli, Carmelo Nigro e Cristian Sorce. Cosimo Leone – aggiunge la “Gazzetta del Mezzogiorno” – è stato individuato come promotore organizzatore dell’associazione con compiti di decisione e pianificazione del programma criminoso e di gestione dei contatti con i fornitori delle sostanze stupefacenti, nonché di supervisione delle operazioni di raccolta del denaro necessario per riferimenti abituali a provvedere alla raccolta del denaro. Tre corrieri al momento indagati a piede libero. Accanto a Cosimo Leone operava Vincenzo Leone mantenendo gli stessi compiti, ma in particolare quello di approvvigionamento della droga dai fornitori baresi. A Giovanni e Cosimo Leone, e a Veronica Giudetti e Teresa Malizia era affidato il ruolo di custodi della droga, che veniva lavorata e preparata per essere poi consegnata ai pusher

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