CATANZARO La storia di Tony Gaudio, primo italiano a vincere il premio Oscar nella grande mostra allestita dalla Cineteca della Calabria con il sostegno del Mic-Direzione cinema, della Provincia di Catanzaro- della presidenza del Consiglio Regionale della Calabria , arriva a Catanzaro nel prestigioso Museo Marca. A parlarne Eugenio Attanasio presidente della Cineteca della Calabria che ha curato l’allestimento insieme a Antonio Renda e Mariarosaria Donato, Fabrizio Nucci di Open fields e Domenico Levato della Cineteca della Calabria, Antonio Renda Luigi Stanizzi e Paolo Turrà : assenti giustificati per altri impegni istituzionali il Presidente dell’amministrazione prov.le di Catanzaro Mario Amedeo Mormile e Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
La Calabria si riappropria di una storia importante, quella del primo italiano che vince il premio Oscar. Bisognerebbe riscrivere la storia del cinema partendo dalla nostra regione per fare riferimento alle grandi eredità degli italo-americani dei quali i fratelli Gaudio rappresentano una parte di Italia meno conosciuta. Questa mostra raccoglie una serie di foto pubblicate prevalentemente da e su Tony Gaudio sulla prestigiosa rivista American Cinematographer, organo dell’Associazione dei Direttori della Fotografia della quale fu socio, fondatore e anche presidente, a dimostrazione della grandezza del personaggio, ancora non del tutto conosciuto dal grande pubblico. Nati alla fine del 1800 Gaetano Antonio ed Eugenio appartengono alla famiglia di Raffaele Gaudio, affermato fotografo professionista di Cosenza. I due piccoli Gaudio frequentano lo studio fin da bambini.
Una volta cresciuti, lavorano entrambi negli studi di Cosenza ma sognano il Cinema. Sbarcati a New York, Gaetano Antonio ed Eugenio iniziano a lavorare per alcune agenzie fotografiche per poi approdare al mondo del cinema. Nel 1909 Tony realizza il suo primo film americano come autore della fotografia: Princess Nicotine; or, The Smoke Fairy, per la regia di James Stuart Blackton. Nel 1916 i fratelli Gaudio si trasferiscono in California assunti entrambi alla Metro Pictures Corporation. Nel 1920, a causa di una peritonite, viene a mancare Eugene. Tony viene ingaggiato dalla MGM per realizzare la fotografia dei primi due film americani di Greta Garbo: Il torrente del regista Monta Bell e La tentatrice di Fred Niblo. A questo punto della carriera, Tony incontra sulla sua strada il regista e magnate Howard Hughes, dando vita ad una collaborazione che segnerà la storia del cinema hollywoodiano. Le successive collaborazioni con registi come Frank Borzage, Jacques Tourneur, Howard Hawks regalano a Tony Gaudio cinque candidature all’Oscar e la vittoria nel 1937 con Avorionero di Mervyn LeRoy, diventando il primo italiano a vincere la famosa statuetta.
Dopo l’Oscar, tutti ad Hollywood sognano di lavorare con il calabrese che diventa più richiesto ogni giorno che passa. Muore nel 1951, a 67 anni, per un attacco di cuore. Come il fratello Eugene, è sepolto all’Hollywood Forever Cemetery. Nell’ambito del cartellone di eventi Fabrizio Nucci ha presentato per martedì 17 dicembre la prima calabrese del documentario The Lost legacy of Tony Gaudio di Alessandro Nucci il lavoro che vuole raccontare il viaggio che ha portato Tony Gaudio dalla Calabria alla consacrazione del 1937 da parte dell’Academy of Motion Picture, indagando anche il mistero che si cela dietro la sparizione della sua statuetta, il primo Oscar italiano. Giorno 19 dicembre ore 17,30 sarà la volta de la presentazione del volume Tony Gaudio Cinematographer/ Una storia ritrovata. Una pubblicazione, curata da Eugenio Attanasio e Mariarosaria Donato che raccoglie una serie di articoli e foto pubblicati prevalentemente da e su Tony Gaudio sulla prestigiosa rivista American Cinematographer, organo dell’Associazione dei Direttori della Fotografia della quale fu socio, fondatore e anche presidente, a dimostrazione della grandezza del personaggio, ancora non del tutto conosciuto dal grande pubblico. Unitamente a queste traduzioni per accompagnare il lettore in questo percorso di scoperta e di riscoperta, ci sono i cineromanzi, alcuni originali, altri ricostruiti e restaurati, dei film più significativi nei quali ha lavorato. Inaugurazione Venerdì 13 dicembre ore 11,30.
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