COSENZA Nuove decisioni della Corte di Cassazione in merito alle ordinanze relative ad alcuni indagati nell’inchiesta denominata “Recovery“, coordinata dalla Dda di Catanzaro contro la mala cosentina. Gli Ermellini hanno annullato con rinvio per la posizione di Adolfo D’ambrosio (difeso dall’avvocato Cesare Badolato), Fabio Ciranno (difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Giancarlo Greco) e Luigi Avolio (difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Raffaele Brescia).
D’Ambrosio, per l’accusa, è uomo legato all’associazione, in diretta sinergia e collaborazione con Francesco Patitucci, «con il quale concorda le principali strategie da attuare nella realizzazione dello specifico programma criminoso di narcotraffico». per la Dda l’indagato «individua e sceglie i canali di rifornimento della sostanza stupefacente, acquista grosse partite di stupefacente da destinare all’illecito mercato cosentino, presiedendo al controllo di significative aree di spaccio». Fabio Ciranno è invece considerato vicino proprio ad Adolfo D’Ambrosio.
Luigi Avolio, sempre secondo la ricostruzione accusatoria della Distrettuale Antimafia di Catanzaro avrebbe partecipato all’associazione, «occupandosi essenzialmente della commercializzazione dello stupefacente e del recupero dei crediti dai pusher e dagli acquirenti insolventi». (f.b.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x