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Fenomeno Cosenzopolis, a Natale spopola il Monopoli in salsa bruzia

Il gioco da tavolo di Joka Calabria racconta la città attraverso personaggi e modi di dire vernacolari. Con una critica a ciò che non va

Pubblicato il: 25/12/2024 – 15:30
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Fenomeno Cosenzopolis, a Natale spopola il Monopoli in salsa bruzia

COSENZA “Malanova” è quando succede un imprevisto, i soldi sono i bruzi, tra putìghe (botteghe) e gelaterie da costruire sul Parco del Benessere si può incappare in un “aggrizzo” e allora il diktat è uno solo: arricèttati! Ovvero fai una pausa.
Il gioco da tavolo di Joka Calabria “Cosenzopolis” a cinque anni dal suo esordio è maturato, ha aggiunto una S alla fine ma continua a raccontare la città attraverso personaggi e modi di dire vernacolari. Con una sana critica a ciò che non va.
Intanto, le chioschetto sull’isola pedonale fa sorridere e riflettere questo Monopoli in salsa bruzia che in molti hanno scelto come regalo di Natale, magari per un parente che vive lontano dalla Calabria e può trasformare un momento conviviale in una ideale riconnessione con l’ambiente “di casa”.

Cosenzopolis 1
Cosenzopolis

Il piccio è la variabile impazzita che può indirizzare la fortuna in un senso piuttosto che nell’altro, se invece “si rimastu senz’acqua” se ne esce solo in un modo: “vat’accatta na cascia”, vale a dire comprane una cassa al supermercato.
Ha pigliatu na buca ca c’è rimasta menza màchina è invece l’imprevisto degli automobilisti alle prese con l’asfalto sconnesso, ma non mancano le critiche alla malasanità: Ha prenotatu na visita  aru spitali: fatti u segnu da cruce e resta fermo un turno – previsione ottimistica.

La Joka si incentra sulla promozione del territorio calabrese e una delle menti, Giuseppe Biscardi, di recente ha rilanciato la sua idea di marketing territoriale con la donazione di un’opera su viale Mancini: “Lascia un cuore in Calabria”, installazione in un certo senso interattiva. L’attenzione e l’amore per i luoghi traspare anche in Cosenzopolis, dove sono citati tutti i quartieri della città e i suoi monumenti, simbolo della quotidianità cui ogni cosentino doc è legato: dalla chiesa di San Domenico al Castello Svevo sulla sommità del Colle Pancrazio, sì perché, tra le 30 caselle del percorso che i giocatori dovranno visitare, non ci si imbatte nei luoghi tradizionali del Monopoli come Vicolo Corto o Vicolo Stretto o viale dei Giardini (che semmai è a Rende…), ma in strade e piazze a noi molto più familiari come piazza Europa, via(le degli) Alimena, via degli Stadi e i suoi ingorghi quando giocano i Lupi, piazza Kennedy, via Popilia, piazza Santa Teresa, piazza Loreto, piazza Bilotti, piazza XI Settembre, via Misasi ex via Roma, via Montesanto, via Panebianco, e via XXIV Maggio, la Villa Nuova, il Parco del benessere, con una incursione nel centro storico tra piazza dei Valdesi e la villa vecchia pronta al restyling in questi giorni.
Non resta che lasciarsi avviluppare dalla toponomastica e dallo slang bruzio…
PS. Vince chi arriva prima a 5.000 bruzi. Buona fortuna, e occhio alle Ztl. (euf)

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