Morte sul lavoro a Lamezia, la Cgil: «Si rispettino le norme sulle sicurezza previste dal contratto edile»
Il segretario regionale Trotta e Celebre (Fillea) commentano l’ennesima tragedia. «Più formazione e controlli»

CATANZARO «Come Cgil e Fillea Cgil Calabria esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari di Francesco Stella, il lavoratore trentottenne morto questa mattina a causa di una caduta da un’impalcatura di circa sei metri in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme» (leggi la notizia): a sostenerlo, in una dichiarazione, sono il segretario generale della Cigl Calabria, Gianfranco Trotta, e il segretario della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre (nella foto). «Il Ccnl Edile – tiene a evidenziare nella dichiarazione il segretario generale della Fillea Calabria – prevede norme specifiche per la sicurezza sui cantieri, stabilendo obblighi per il datore di lavoro tra i quali la Formazione obbligatoria dei lavoratori; la Fornitura di dispositivi di protezione individuale (Dpi); la Supervisione e il controllo da parte dei rappresentanti per la sicurezza. In più il Ccnl prevede – continua Simone Celebre – norme specifiche per l’uso di impalcature, macchinari e nell’esecuzione di lavori in quota e, inoltre stabilisce obblighi specifici per la prevenzione degli infortuni, considerando l’alta pericolosità dei lavori in cantiere. Non applicarlo – sostiene Simone Celebre – non è solo una questione di responsabilità legale, ma una vera e propria questione di vita o morte per i lavoratori. È quindi fondamentale che le imprese e i datori di lavoro – conclude il segretario generale della Fillea Calabria – rispettino scrupolosamente il Ccnl Edile e che vengano svolti controlli adeguati per garantire l’applicazione delle norme, evitando così tragedie come quella di stamattina».