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Ncc (e turismo), la Giunta Occhiuto rilancia: competenza (anche) alla Regione e gara

Nuovo disegno di legge dell’esecutivo che accoglie le linee dettate dalla Consulta e ribadisce la volontà di dare una risposta all’aumento dei flussi

Pubblicato il: 06/01/2025 – 7:44
Ncc (e turismo), la Giunta Occhiuto rilancia: competenza (anche) alla Regione e gara

LAMEZIA TERME Sulle licenze Ncc (noleggio con conducente) “liberalizzate” – anche per venire incontro alle esigenze del turismo in crescita – la Regione Calabria va avanti. Dopo aver “battagliato” (e sostanzialmente vinto) contro il governo nazionale e dopo aver incassato una parziale vittoria alla Corte costituzionale, la Giunta regionale guidata dal presidente Roberto Occhiuto in una delle ultime sedute ha approvato un disegno di legge che modifica la normativa adottata dal Consiglio ad agosto 2023.

L’iter

Come si ricorderà, con questa legge, la numero 37, il Consiglio regionale aveva approvato tra le altre una norma che avrebbe consentito il rilascio di 200 nuove licenze Ncc in Calabria, da parte di Ferrovie della Calabria. La Corte costituzionale, prima di Natale, ha dichiarato l’illegittimità di questa singola norma per violazione del principio di libera concorrenza, ma per il resto ha riconosciuto la legittimità della legge calabrese e quindi la potestà delle Regioni – ovviamente a partire dalla Calabria – di concedere nuove licenze a patto di metterle a gara. Con il nuovo disegno di legge approvato dalla Giunta e trasmesso al Consiglio regionale per il via libera definitivo in pratica viene recepita la decisione della Consulta ribadendo la competenza della Regione al rilascio delle licenze, oltre a quella dei Comuni stabilita dalla legge quadro 21 del 1992

La ratio della nuova legge

La premessa da cui parte l’esecutivo guidato dal presidente Occhiuto nella relazione al disegno di legge è che «la Calabria continua a dover affrontare una serie di problematiche nella quotidiana gestione delle richieste di svariate tipologie di utenti, interessati a ottenere il servizio a fronte di un numero esiguo di licenze taxi e autorizzazioni Ncc rilasciate. In particolare, maggiormente nel periodo estivo e comunque in tutto l’arco dell’anno, in ragione della sempre maggiore destagionalizzazione dei flussi turistici grazie agli interventi di promozione messi in campo dalla Regione, sono molteplici le richieste di turisti interessati a spostarsi più agevolmente raggiungendo le innumerevoli località turistiche della regione, senza avere la possibilità di accedere al servizio, per la quasi totale assenza di vettori. Rispetto a diverse località sono oggettivamente non sufficienti le tratte dei servizi pubblici di linea, in ogni caso inadeguati a garantire lo specifico servizio di trasporto pubblico rispondente alle soggettive esigenze dell’utenza richiedente. Pertanto la Regione ha il perdurante interesse a dotarsi di a disciplina normativa che individui anche la stessa Regione quale soggetto deputato al rilascio dei titoli autorizzatori del servizio di Ncc nell’ambito del territorio regionale con le finalità di dare piena attuazione al principio di sussidiarietà, per come riconosciuto anche dalla Corte costituzione nella sentenza».

Il dettaglio della nuova legge

Il disegno di legge – si specifica nella relazione al testo della Giunta regionale – «non fa venire meno la competenza comunale ma si limita a introdurre un ulteriore livello di governo cui attribuisce una funzione analoga, al fine di “fronteggiare l’incremento della domanda e garantire i servizi di trasporto in considerazione dell’aumento die flussi turistici verso la Calabria”». Il disegno di legge pertanto – si legge nella relazione illustrativa – «consente alla Regione di assumersi la competenza al rilascio di nuove autorizzazioni al servizio di Ncc, tuttavia i titoli autorizzatori dovranno essere rilasciati previo esperimento di una procedura di evidenza pubblica che soddisfi il generale principio della tutela della Concorrenza, in linea con i dettami della Costituzione e nel rispetto del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni». (a. cant.)

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