Si potrebbe dire salomonicamente o citando Paolo Sorrentino, che hanno tutti ragione.
Ha ragione la Fondazione Mancini a lamentarsi perché la statua del grande Giacomo viene rimossa da Corso Mazzini, ha ragione il comune a volerla nella piazza intitolata al leone socialista.
La statua a me non piace tanto ma un giudizio artistico è sempre soggettivo.
Collocarla all’inizio del Mab forse è stato un errore ma penso e credo che non ci sia malafede nel sindaco Caruso. È un sindaco socialista, in una città in cui il socialismo ha avuto un ruolo cruciale.
Il Comune e la Fondazione devono trovare un accordo, che dimostri come la città ami profondamente il suo uomo politico più importante. Collocare la statua nella piazza intitolata al leader, su un piedistallo e con una descrizione a vantaggio dei più giovani, sarebbe una buona soluzione.
Nel contempo, però, il comune deve mettere mano al Mab e al corso principale che da anni immemori e molto prima di Caruso e Occhiuto ha visto crescere gli abusi di ogni genere: ambulanti senza titolo, locali che occupano praticamente in toto gli spazi pubblici.
Prendersela con il sindaco perché le statue ( compresa quella dell’ex segretario nazionale socialista) vengono vandalizzate è sbagliato. Si tratta di mancanza di senso civico. Rispetto alla quale è giusto mettere in campo ogni iniziativa a tutela del patrimonio storico.
Si eviti un conflitto e si arrivi a un accordo complessivo.
Un’ultima annotazione va fatta sulla toponomastica. Che deve tornare dopo trent’anni a essere un fatto serio. Anche su questo il comune saprà agire di conseguenza.
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