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Regionali, Irto stoppa le fughe in avanti: «Prima l’alleanza e il progetto politico, poi il nome»

Il segretario del Pd: «Anzitutto bisogna mettere insieme tutte le forze alternative al centrodestra. Sulla sanità nessun passo avanti di Occhiuto»

Pubblicato il: 10/01/2025 – 19:17
Regionali, Irto stoppa le fughe in avanti: «Prima l’alleanza e il progetto politico, poi il nome»

VIBO VALENTIA «Oggi noi dobbiamo costruire un campo di forze larghissimo, il più largo possibile, alternativo alla destra. Dopodiché ci sarà il tempo per discutere delle straordinarie personalità che possono meritare di rappresentare il centrosinistra». Lo ha detto il segretario del Pd Calabria, Nicola Irto, parlando con i giornalisti a Vibo Valentia, a margine di un’iniziativa del partito con Nicola Zingaretti. Al centro della riflessione di Irto in particolare il tema della sanità, sempre di attualità, e le “manovre” nel centrosinistra in vista delle Regionali.

La sanità

Noi – ha esordito Irto – stiamo denunciando con chiarezza l’inerzia da parte della Regione e del commissario alla sanità rispetto a disastri che ogni giorno i giornali raccontano parlando di drammi sanitari, liste d’attesa che aumentano, prevenzione totalmente inesistente, ambulanze che quando riescono ad arrivare arrivano senza medici, medicina di base collassata, l’assistenza domiciliare pure, per non parlare di interi reparti senza personale, non c’è una programmazione sanitaria.  Insomma, mai si era toccato un punto così basso. Noi lo denunciamo con nettezza e chiediamo da subito un cambio di passo, sapendo che alcuni problemi ci sono e rimarranno, ma sapendo che occorre ripensare la sanità calabrese. Lo diciamo da anni, purtroppo – ha aggiunto il segretario del Pd Calabria – dopo cinque anni di governo della Regione Calabria, da parte del centrodestra, e tre anni anche da commissario alla sanità, nessun passo in avanti è stato fatto. Ecco: noi ci prepariamo all’alternativa non solo denunciando i gravi drammi che vivono quotidianamente i calabresi, ma anche dicendo che bisogna costruire e riformare la sanità. E soprattutto bisogna fare le cose: si dovevano fare degli ospedali nuovi, non si capisce perché non si va avanti. Nel silenzio generale del commissario-presidente di Regione. Tutto questo avviene mentre fa le dirette facebook: dice ai calabresi “va tutto bene Madama la Marchesa” mentre i calabresi muoiono o devono scappare per curarsi. Ecco, servirebbe un po’ di serietà, servirebbe andare in Consiglio regionale e sfidare anche le opposizioni dicendo “ragioniamo insieme” su come ridisegnare una sanità calabrese, su come mettere in campo delle misure che possano immediatamente dare delle risposte ai calabresi».

Le Regionali

All’orizzonte le Regionali, con le prospettive del centrosinistra un campo nel quale già sono iniziati i “movimenti” e le “fughe” in avanti anche per quanto riguarda la candidatura alla presidenza della Giunta.  «Dove tutte le forze politiche, sociali e civili alternative alla destra sono state insieme – ha specificato Irto – noi abbiamo vinto in Calabria, nei Comuni di sopra 15mila abitanti, aprendo nuove stagioni amministrative importanti. Penso che anche questa deve essere la formula che ci consente di fare l’alternativa alla Regione Calabria: ce lo chiedono i calabresi, ce lo chiedono le persone che vogliono rimanere in questa terra, in una terra che continua a spopolarsi, dove non ci si può curare, dove non possono partire nuove imprese, dove è difficile arrivare, dove è difficile partire per il collasso del sistema di trasporto e infrastrutturale dei trasporti. Sono queste le grandi questioni, le grandi emergenze della Calabria che bisogna affrontare senza retorica, senza l’uso spassionato della comunicazione esterna, ma facendo davvero i fatti. Oggi basta parole, servono i fatti». Quanto al tema del nome del candidato governatore Irto ha osservato: «Noi partiremo mettendo insieme tutte le forze alternative alla destra, che devono stare insieme e costruire il progetto politico pensando anzitutto alla Calabria, Se noi partiamo dai nomi faremmo chiaramente un’offesa ai calabresi: oggi noi dobbiamo costruire un campo di forze larghissimo, il più largo possibile, alternativo alla destra. Dopodiché – ha concluso il segretario del Pd Calabria – ci sarà il tempo per discutere delle straordinarie personalità che ci sono nel centrosinistra calabrese e che meritano e possono meritare di rappresentare il centrosinistra». (Ma. Ru.)

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