Ultimo aggiornamento alle 22:43
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il personaggio

Antonio Renda, il “fotografo dell’impossibile” che fa rivivere immagini secolari

Il Corriere della Sera racconta gli oltre quarant’anni di carriera e il milione di scatti sulla Calabria e il Sud, tra arte sacra e carbonai

Pubblicato il: 12/01/2025 – 15:17
Antonio Renda, il “fotografo dell’impossibile” che fa rivivere immagini secolari

«Il fotoritocco è nato con la fotografia stessa. Negli anni della grande emigrazione verso gli Stati Uniti, le famiglie venivano riunite attraverso la tecnica fotografica. Il capofamiglia spediva una sua immagine che veniva collocata tra i suoi cari. Fotomontaggi imperfetti e preziosi. Oggi, si usano i computer, si cambiano luci e colori, ma il concetto di base è rimasto invariato: la fotografia è un mezzo di comunicazione che rende possibile anche l’impossibile». Inizia con le sue stesse parole il racconto che il Corriere della Sera fa di Antonio Renda, definito dalla testata di via Solferino «un fotografo di antica fattura».
Che «non ha ancora abbandonato né la macchina manuale né il rullino, né la camera oscura né la stampa in bianco e nero. Tra le sue dita scorrono pellicole e vetrini risalenti a oltre cento anni fa, “un patrimonio che di giorno in giorno si sta sbiadendo e da salvare”, dice lui. In quattro decadi di carriera ha collezionato circa centomila immagini antiche e ne ha realizzate un milione sulla realtà della Calabria e del Sud Italia di oggi: paesaggi, tradizioni popolari e opere d’arte».

La mostra dedicata a Tony Gaudio

Studi in filosofia e antropologia a Cosenza («diciotto esami svolti, l’ultimo mai affrontato»), prima mostra personale nel 1990, Renda vive a Tiriolo (CZ) e «nella tranquillità del suo studio compie le sue magie, combattendo un acerrimo nemico della fotografia, l’umidità che attacca l’emulsione, distruggendo l’immagine».  
«La fotografia è il mio modo di raccontare la vita», dice Renda al Corsera zigzagando tra le immagini in formato maxi dell’ultima mostra che ha curato, dedicata a Tony Gaudio, il primo italiano ad aver vinto un premio Oscar.
«Da quasi dieci anni – racconta a Lorenza Cerbini -, mi aggiro per l’altopiano delle Serre Calabresi per documentare l’attività degli ultimi carbonai. Ho poi attraversato tutta la regione per catturare le immagini più suggestive dei nostri castelli e delle roccaforti».

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x