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Gioia Tauro, doppia operazione contro i furti di energia e rifiuti pericolosi

Hanno portato alla denuncia di quattro persone e al sequestro di beni e strutture coinvolte in attività illecite

Pubblicato il: 13/01/2025 – 8:34
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Gioia Tauro, doppia operazione contro i furti di energia e rifiuti pericolosi

GIOIA TAURO Due importanti operazioni condotte dai Carabinieri di Gioia Tauro hanno portato alla denuncia di quattro persone e al sequestro di beni e strutture coinvolte in attività illecite. Le operazioni, finalizzate al contrasto dei reati ambientali e patrimoniali, hanno consentito di smantellare una serie di situazioni che mettevano a rischio l’ambiente, la salute pubblica e le risorse economiche del territorio.

Il primo blitz

Nel dettaglio, la prima operazione ha visto il controllo di una villa privata, dove i militari hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica. L’energia sottratta veniva utilizzata sia per l’abitazione che per alimentare un’officina meccanica, causando un danno economico significativo, stimato in circa 70.000 euro. Durante l’ispezione, i Carabinieri hanno anche individuato una falegnameria abusiva in un immobile adiacente alla villa, che operava senza le necessarie autorizzazioni e senza il rispetto delle normative ambientali. Il laboratorio era dotato di un forno per la verniciatura privo di depuratore, e le sostanze chimiche rilasciate nell’ambiente rappresentavano un pericolo per la salute e l’ecosistema circostante. Inoltre, all’interno della falegnameria sono stati trovati rifiuti speciali e pericolosi, come solventi, lattine di vernice e materiali di risulta. La struttura è stata immediatamente sequestrata e il titolare denunciato per violazioni delle leggi ambientali e per il furto di energia elettrica.

Il secondo controllo

Parallelamente, i Carabinieri hanno attivato un altro intervento di controllo nelle aree rurali circostanti il fiume Budello, dove hanno sorpreso due persone mentre abbandonavano rifiuti pericolosi in un terreno agricolo. Tra i materiali scaricati illegalmente sono stati rinvenuti pezzi di carrozzeria, materiale ferroso e scarti di lavorazione industriale. Il tutto costituiva una minaccia per la qualità del suolo e delle acque del fiume, con gravi rischi di contaminazione che avrebbero potuto compromettere l’ecosistema locale. I due responsabili sono stati identificati e denunciati per il reato di abbandono di rifiuti pericolosi.

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