ROMA Si è spento all’età di 81 anni Luigi Aloe, noto scienziato internazionale di origini calabresi (era nato ad Amantea), dirigente di ricerca dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Cnr, oggi Istituto di biochimica e biologia cellulare (Cnr-Ibbc), collaboratore per decenni di Rita Levi Montalcini. La storia di Aleo sembra uscita da un romanzo: dopo aver lasciato la scuola in quarta elementare, è emigrato in Germania a soli 17 anni lavorando come muratore. Nella sua lunga carriera ha seguito più di 50 giovani, tra laureandi, dottorandi, borsisti, ed ha lavorato con ricercatori italiani e stranieri, riuscendo a creare nel suo laboratorio un polo di attrazione internazionale per lo studio del Fattore di crescita nervoso (Ngf). Luigi Aloe ha avuto una carriera inusuale, iniziata come un’avventura nel 1967, con il suo incontro come giovane tecnico di stabulario dell’università di Perugia con la prof. Rita Levi Montalcini che gli offrì “350 dollari al mese per andare a lavorare con lei sei mesi a St. Louis”. I mesi sono diventati anni, e alla sua prima pubblicazione sul sistema nervoso degli scarafaggi, apparsa nel 1972 e la dedica del co-autore Rita Levi-Montalcini: «A Luigi Aloe, il primo scienziato di Amantea», ne sono seguite tante altre, tutte focalizzate sulla fisiologia del Fattore di crescita nervoso. Col suo lavoro, testimoniato da più di 400 pubblicazioni su riviste internazionali, Luigi Aloe ha contribuito alla conoscenza del ruolo dell’Ngf nel sistema nervoso, ampliandone inoltre il campo di studi e dimostrando per primo l’azione dell’NGF nel sistema immunitario e nella risposta allo stress. I suoi esperimenti hanno evidenziato il coinvolgimento dell’Ngf in patologie non solo neurologiche ma anche psichiatriche, autoimmunitarie ed oculari. Grazie a questi studi, oggi l’Ngf è divenuto un farmaco approvato per la cura delle ulcere corneali che, orfane di un trattamento risolutivo, evolvono nella perdita dell’occhio. Attualmente, in diversi Istituti del Cnr, sono in corso numerose ricerche per l’applicazione dell’NGF nella cura di altre patologie umane. I colleghi e le colleghe lo ricordano con un messaggio pubblicato sul sito dell’Istituto “Con lui se ne va un’epoca irripetibile”, dicono le sue allieve Paola Tirassa e Luisa Bracci Laudiero, ricercatrici del Cnr. “Un’epoca di cui hanno fatto parte molti altri giovani studenti e ricercatori che, come noi, sono stati testimoni della creatività, del rigore e della tenacia di Luigi ma anche del rispetto profondo per l’istituzione Cnr di cui ha sempre fatto parte”. I funerali verranno celebrati martedì 21 gennaio ore 10 alla chiesa Sant’Ippolito, viale delle Provincie, Roma.
Con profondo dolore ho appreso della scomparsa di Luigi Aloe, un calabrese che ha onorato la nostra terra con il suo impegno e la sua brillante carriera scientifica”. È quanto afferma la consigliera regionale Amalia Bruni nell’apprendere la notizia della morte di Luigi Aloe. Aloe, originario di Amantea, stretto collaboratore di Rita Levi-Montalcini, è stato un esempio luminoso per le nuove generazioni, dimostrando che con determinazione e passione si possono superare ogni ostacolo. La sua storia, è un’ispirazione per tutti coloro che credono nel valore del merito e del lavoro. La Calabria perde un figlio illustre, un uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla conoscenza. La sua eredità scientifica e umana resta un dono prezioso per le future generazioni”. Così lo ricorda la scienziata Amalia Bruni, consigliere regionale del Pd.
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