Ultimo aggiornamento alle 23:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

i controlli

Cani di grossa taglia legati alle catene e senza iscrizione all’anagrafe: multe nel Catanzarese

Sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri sono finiti i proprietari di un pastore tedesco e di quattro meticci nel Reventino

Pubblicato il: 20/01/2025 – 8:50
Cani di grossa taglia legati alle catene e senza iscrizione all’anagrafe: multe nel Catanzarese

DECOLLATURA I carabinieri della stazione di Decollatura hanno proceduto ad una serie di controlli finalizzati ad accertare la corretta detenzione degli animali domestici da parte di alcuni cittadini del centro montano del Reventino, concentrandosi sulla detenzione di alcuni cani di grossa taglia.
Al termine degli accertamenti, a carico di cinque persone sono state elevate contravvenzioni per un ammontare complessivo di 1.100 €. Sotto la lente d’ingrandimento dei militari sono finiti i proprietari di un cane da Pastore Tedesco e di quattro meticci di grossa taglia che detenevano i loro animali domestici senza averne richiesto l’iscrizione all’anagrafe canina e senza aver fatto apporre il previsto microchip identificativo. I quadrupedi, tra l’altro, erano tenuti legati a delle catene in ferro che ne impedivano sia l’allontanamento che i movimenti naturali, pratica notoriamente vietata dall’art. 15 della legge regionale della Calabria n. 45/2023.

Le norme da rispettare

Giova rammentare che gli articoli 16 e 20 del decreto legislativo n. 134/2022 impongono a tutti i proprietari di cani l’obbligo di iscrivere il proprio amico a quattro zampe all’anagrafe canina tenuta presso gli uffici dell’Asp di competenza, di applicare il previsto microchip identificativo presso gli ambulatori di veterinaria abilitati e di comunicare l’eventuale variazione di residenza, la cessione, lo smarrimento o la morte dell’animale.
Le normative regionali vanno poi a disciplinare le modalità di detenzione degli animali indicando le pratiche considerate vietate. Ad esempio, la Regione Calabria, con la legge regionale n. 45/2023, ha aggiornato la normativa di settore, prevedendo una serie di requisiti di base che devono obbligatoriamente avere i ricoveri/box in cui vengono detenuti gli animali da affezione, con responsabilità dei relativi proprietari circa le condizioni di vita e di benessere in cui versa l’animale.

Gli “strumenti di coercizione” vietati

È vietato l’utilizzo di strumenti di coercizione come i collari a strozzo o elettrici, l’impiego di animali come premio/regalo per giochi, feste, sagre e lotterie, l’utilizzo degli stessi nelle pratiche di accattonaggio o in attività che ne comportino sofferenze fisiche. Le sanzioni pecuniarie previste dall’art. 53 della predetta Legge Regionale vanno da un minimo di 150 ad un massimo di 3.000 € a seconda del tipo di violazione commessa.
È opportuno ricordare, inoltre, che i proprietari/detentori di cani hanno responsabilità civili e penali per gli eventuali danni causati dai loro animali. Il Ministero della Salute, con ordinanza del 6 agosto 2024, ha prorogato, di ulteriori 12 mesi, l’ordinanza del 6 agosto 2013 con la quale è stato imposto ai detentori di cani l’obbligo di avere al seguito, nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, senza distinzione circa la razza del cane, una museruola (rigida o morbida) da poter eventualmente fare indossare all’animale in condizioni di pericolo per l’incolumità pubblica o comunque su richiesta esplicita delle Autorità competenti. I cani, inoltre, dovranno essere tenuti al guinzaglio (ad eccezione delle preposte aree di sgambatura per cani) che dovrà avere una lunghezza non superiore ai 150 cm. Ai fini del decoro urbano, è altresì obbligatorio, per i proprietari, raccogliere le feci dei propri animali, portando al seguito tutto l’occorrente per tale scopo.

Il reato di maltrattamento

Dal punto di vista penale, è invece punito il maltrattamento di animali (art. 544-ter Codice penale), con pene che prevedono anche la reclusione da 3 a 18 mesi e la multa da 5.000 a 30.000 €, quando agli stessi, con crudeltà o senza necessità, sono provocate lesioni o sofferenze fisiche incompatibili con la loro natura; pene addirittura raddoppiate nei casi in cui dalla condotta sia derivata la morte dell’animale. L’impegno dell’Arma continuerà con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione circa la corretta tenuta degli animali domestici e garantire ai nostri amici pelosi la possibilità di vivere in condizioni decorose.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x