COSENZA «La tragedia della Shoah e la barbarie nazista ci ricordano fin dove può spingersi l’essere umano, fino a diventare il contrario di sé stesso. Oggi, in un mondo sempre più disumanizzato, attraversato da venti di guerra, ribadiamo il nostro impegno per la pace, la solidarietà e il rispetto reciproco. Non bisogna guardare molto lontano: sentimenti di odio, disprezzo dell’altro, atteggiamenti prevaricatori attraversano continuamente le nostre vite, impadronendosi delle relazioni private e delle “piazze virtuali”, queste ultime sempre più luoghi di acredine, scontro e messa all’angolo. La memoria attiva – una memoria cioè non meramente nostalgica e celebrativa ma rivolta a “formare” l’oggi – è la nostra arma più potente: attraverso di essa costruiamo un futuro libero dall’odio e dalla violenza».
Con queste parole il presidente dell’Anpi Provinciale di Cosenza, il giornalista e storico Matteo Dalena, introduce le iniziative pensate per il Giorno della Memoria dell’olocausto e indirizzate soprattutto alla formazione delle nuove generazioni. L’Anpi che in tutto il territorio provinciale conta 7 sezioni per un totale di circa 500 tesserati, ospiterà in diversi appuntamenti il giornalista televisivo Tito Giliberto, autore del docufilm “Fake Art. L’inganno del fascismo”.
Il documentario (63 minuti) attraverso immagini mozzafiato racconta l’Italia degli Anni ‘30 e ‘40. Obiettivo: smascherare l’architettura fascista, smontare gli edifici: da Asti a Sabaudia, da Cremona a Pesaro, da Milano a Roma. L’indagine analizza tra gli altri il Colosseo Quadrato all’Eur, la Stazione Centrale di Milano, l’ex Casa del Fascio (fallica?) ad Asti, l’urbanistica di Latina-Littoria e altri casi esemplari. Con un volo nella Berlino di Hitler e dell’ultima Bauhaus. Con il Giorno della Memoria, riemerge dall’oblio la figura dimenticata di Jole Foà, la segretaria ebrea del gerarca amico di Hitler, morta ad Auschwitz il 21 gennaio 1945, interpretata nel docu-film dall’attrice Alba Barnabei. Intervengono inoltre l’arch. Adachiara Zevi, Presidente della Fondazione Bruno Zevi; Ferruccio De Bortoli, ex Direttore del Corriere della Sera e Presidente emerito del Memoriale Shoah Milano; Fabrizio De Sanctis e Giuseppe Pedroni, dirigenti Anpi. Il lungometraggio è collegato al libro omonimo con le interviste a Giovanni Grasso, Direttore Comunicazione Quirinale, Antonio Parisella, Presidente emerito Museo Storico Liberazione Roma e Miguel Gotor, Docente Storia Moderna Università Roma Tor Vergata.
Tito Giliberto (Venezia 1963), giornalista e scrittore, dopo la Laurea in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano (specializzazione in Storia del Giornalismo, 1986), ha svolto il praticantato giornalistico nel quotidiano tv “Verissimo”, per passare come professionista al Tg5 di cui è stato conduttore dell’edizione pomeridiana dal 2007. Nel 2011 approda a Tgcom24. Ha pubblicato un saggio sul giornalismo milanese 1848-53 (“Tra spie a patrioti”, edito dal Museo del Risorgimento di Milano, 1988), i thriller “Mozart: delitti in Re Maggiore” (Todero, 2005, finalista a Giallofestival), “Vivaldi, notte e follia del Prete Rosso” (Todero, 2007, Premio Pomarico), “Cogne e altri amori” (Vertigo, 2009, presentato al Festival del libro di Torino), l’instant book polemico “Il Puritano” (2011) e “Venezia 1493: l’artista e il diavolo” (Albatros, 2019) sul pittore Bosch. Nel 2020 avvia l’autoproduzione di documentari e self-film. Con “Vivaldi: l’ultima stagione” (Kobo, 2021), il precedente thriller viene riscritto come apocrifo da un philosophe settecentesco. Quasi un’analisi sul populismo. Ne vengono realizzate versioni cinematografiche in inglese e in francese. Nel 2022, il primo docu-film, pluripremiato in film festival internazionali: “L’Era Antifascista”, con le interviste a Giovanni Grasso, Direttore Comunicazione al Quirinale, Antonio Parisella, Presidente del Museo Storico della Liberazione, Miguel Gotor, specialista di Storia del Novecento, e l’attrice Ginevra Portalupi Papa nel ruolo della poetessa Antonia Pozzi (1912-1938). Nel 2024, l’indagine storica si allarga all’architettura. Nasce il secondo lungometraggio autoprodotto: “Fake Art – L’inganno del fascismo” (63 minuti), indagine critica sull’architettura littoria.
27 Gennaio 2025 ore 10:00 – proiezione al Casale della Cinematografia di Marzi (Cs) con le scuole dell’Istituto Comprensivo Bianchi-Scigliano e la collaborazione dei comuni di Marzi e Colosimi. Introducono Matteo Dalena, presidente ANPI Provinciale di Cosenza, e Franco Adamo, presidente ANPI Savuto Cosentino. Al termine della proiezione la studentessa Veronica Spada dialoga con l’autore e gli studenti.
27 Gennaio 2025 ore 17:30 – proiezione nella biblioteca comunale di Casali del Manco (Spezzano Piccolo, Cs). Introduce Gilda Corigliano della sezione ANPI Presila “Eduardo Zumpano”.
28 Gennaio 2025 ore 9:00 – proiezione nell’Auditorium “Dario Cozza” dell’Istituto “Marconi-Guarasci” di Rogliano. Dialoga con studenti e docenti Valentina Ricca della sezione ANPI Savuto Cosentino.
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