LAMEZIA TERME La condizione attuale del sistema sanitario, il percorso di Azienda Zero, le iniziative messe in campo per affrontare problemi ormai cronici, lo stato dell’arte dei nuovi ospedali e delle case di comunità. Gandolfo Miserendino, direttore generale di Azienda Zero, è l’ospite di “Supplemento d’indagine”, format in onda su L’altro Corriere (Canale 75) questa sera alle 20.40.
Un confronto a tutto campo quello del già dirigente dell’area sanità del Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che da poco più di un anno ha la responsabilità di una struttura, Azienda Zero, che sarà di fatto l’ente di governance della sanità calabrese.
«l’aver accettato di venire qui – ha sottolineato Miserendino – è stato per me una sfida, in campo c’è un lavoro straordinario i cui effetti sono già visibili.
Il Commissario Occhiuto ha dichiarato che sta lavorando per uscire dal Commissariamento e ciascuno, per il proprio ruolo e per la propria funzione deve lavorare in questa direzione».
Sollecitato dalle domande di Danilo Monteleone, il direttore generale di Azienda Zero ha affrontato tutti gli aspetti critici del sistema sanitario calabrese. «È del tutto naturale che alcuni percorsi, alcune scelte, alcuni risultati non vengano immediatamente percepiti ma la Calabria sta facendo importanti passi in avanti in una condizione generale, ricordiamolo, che è difficile in tutta Italia.
Le cito il dato sulle liste di attesa su cui stiamo lavorando molto, il solo servizio Recall ha consentito di diminuire le liste dell’8%. Sulle ambulanze medicalizzate se prendiamo come parametro i numeri delle altre regioni la Calabria non è in una situazione molto distante».
Sugli investimenti e sulle infrastrutture per Miserendino i progressi sono evidenti, «il dato che abbiamo riguarda le risorse aggiuntive trasferite alla Calabria, sono aumentate in maniera significativa a fronte di risultati raggiunti, non lo diciamo noi, lo dicono i numeri e gli enti di verifica nazionali. Per gli investimenti del PNNR abbiamo raggiunto tutti i target ed entro il 2026 le case della comunità saranno completate, allo stesso modo è davanti a noi la conclusione dell’Ospedale di Sibari e l’avvio di quello di Vibo Valentia. Su questi aspetti il Commissario ad acta sta lavorando moltissimo».
Altro tema quello della disponibilità di medici «purtroppo è un problema nazionale, nonostante i bandi c’è un’evidente difficoltà a reperirli, l’offerta di posti è nettamente superiore alla domanda. Questo ci impone uno sforzo organizzativo maggiore con un ragionamento sull’operatività degli ospedali Hub e Spoke». (redazione@corrierecal.it)
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