Catanzaro attraversa da tempo da parte della RAI un isolamento informativo che non ha ragion d’essere. E’ come se si volesse umiliare la città per essere stata, a suo tempo, designata Capoluogo della Calabria, facendola passare come “comparsa dello scenario politico calabrese”. E’ come se ci fosse un progetto per emarginare la Città, costringendola in un silenzio tombale, a meno di avvenimenti di cui non si può fare a meno di metterli in rete. Una per tutte? Catanzaro è l’unico capoluogo di regione non solo a non avere la sede regionale della RAI, quanto anche a non avere un “corrispondente” che si occupi di dare notizie alla sede regionale di Cosenza.
Grave? Di più. E’ sufficiente pensare cosa sarebbe accaduto se fosse stata un’altra città nelle condizioni del Capoluogo; forse si sarebbero “scatenate” (a giusta ragione) le ire di tutti. A Catanzaro, invece, da un po’ di tempo, non essendoci neppure un “corrispondente”, ad eccezione di qualcosa che possa interessare il resto del territorio regionale.
Il capoluogo della Calabria, pertanto, rimane al difuori dell’informazione televisiva, come può accadere all’ultimo agglomerato urbano del Paese.
Non è per polemica, ma, a quanto pare, l’informazione televisiva è lasciata al caso.
E’ così che si coglie, purtroppo a pieno titolo, l’emarginazione di Catanzaro, sapendo che altre città della Calabria da tempo possono contare sui “corrispondenti” che danno notizie alla sede regionale della RAI.
Catanzaro è priva anche di questa “figura” ed è quanto dire.
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