CATANZARO Un nuovo emendamento al Decreto Milleproroghe in sede di discussione al Senato per la conversione in legge punta a far terminare il commissariamento della sanità calabrese. Dopo quello, dichiarato inammissibile, presentato alla Camera dal vicecapogruppo di Forza Italia Francesco Cannizzaro, ora alla Commissione Affari costituzionali del Senato è stato presentato da Daniela Ternullo e Adriano Paroli, sempre di Forza Italia – il partito del governatore e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto – un altro emendamento che si aggiunge alla norma che proroga al 31 dicembre la possibilità per le Asp calabresi – segnatamente quelle di Cosenza e di Reggio – di approvare i bilanci ante 2022 entro il 31 marzo 2025. Questo nuovo emendamento prevede «Alla data di approvazione dei bilanci aziendali di cui al primo periodo, alla regione Calabria non sono più applicabili le disposizioni di cui all’art. 4 del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222 e le funzioni del commissario ad acta e dei sub commissari in carica tornano nella competenza degli organi regionali». Si prevede poi, peraltro, la nomina di un commissario straordinario per «fronteggiare le particolari criticità in cui versa il sistema infrastrutturale ospedaliero pubblico della regione Calabria, nel rispetto delle tempistiche per il perseguimento degli obiettivi riconducibili al piano nazionale di ripresa e resilienza»: il commissario – prevede sempre l’emendamento dei due senatori di Fi – è nominato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e «ai fini dell’esercizio dei propri compiti, il commissario straordinario opera sino al 31 dicembre 2026 e ove necessario, può provvedere, a mezzo di ordinanza, sentite le amministrazioni competenti, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia». Oggi in Commissione Affari costituzionali del Senato dovrebbe iniziare l’esame degli emendamenti, il voto finale in aula sul Decreto Milleproroghe è annunciato per l’11 febbraio. (a. c.)
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