Fratellini maltrattati a Paola, un perito valuterà la capacità dei minori di essere sentiti
Affidato l’incarico alla dottoressa Patrizia Nicotera. Accolta la richiesta degli avvocati del principale accusato: Giovanni Fiore

COSENZA Sarà la dottoressa Patrizia Nicotera ad incontrare i due bimbi di 3 e 2 anni di Paola, vittime di presunti maltrattamenti e costretti – nelle scorse settimane – prima al ricovero all’ospedale di Cosenza e poi affidati alla nonna paterna. I legali di Giovanni Fiore (gli avvocati Cristian Cristiano e Pasquale Filippelli), detenuto nel carcere di Trapani e considerato dalla procura di Cosenza l’autore delle lesioni riportate dai fratellini – compagno della madre dei piccoli – hanno chiesto ed ottenuto dal gip il conferimento dell’incarico alla professionista che incontrerà i bimbi nel suo studio, nelle prossime settimane.
L’esame avverrà, nonostante la nomina dei consulenti di parte anche della procura, solo alla presenza della dottoressa Nicotera. Sarà lei ad avere la possibilità di colloquiare con i due bimbi e l’incontro sarà registrato. Ai consulenti di parte, solo in una fase successiva, sarà possibile intervenire in merito alla verifica del metodo utilizzato dalla dottoressa. Per il collegio difensivo, quanto ottenuto oggi, è un primo passo finalizzato a verificare non solo la capacità dei bimbi di testimoniare, ma anche di relazionarsi con persone estranee. Questo potrebbe consentire ai minori – in una fase successiva e qualora venga ritenuto opportuno – di rispondere alle domande in relazione ai fatti avvenuti.
La richiesta della difesa
Gli avvocati di Fiore hanno chiesto inoltre un’accelerazione delle tempistiche alla luce del potenziale condizionamento dei bimbi che dimorano attualmente nell’abitazione della nonna paterna. Il giudice accogliendo la richiesta ha dato indicazione al perito di comprimere i tempi pur ritenendo comunque necessario lo svolgimento esaustivo dell’incarico affidato. Il termine massimo deciso è di 30 giorni. In relazione all’urgenza dei tempi riferiti all’esame, gli avvocati Cristiano e Filippelli hanno chiesto anche la possibilità di estendere il quesito e di concedere alla dottoressa Nicotera di verificare subito se i bimbi, alla luce dell’età e della condizione particolare, potessero essere oggetto di manipolazioni. Sul punto, la procura si è opposta sostenendo che la presunta influenzabilità dei bimbi sia «pacifica», ma che in ogni caso una immediata valutazione potrebbe andare ad inficiare eventualmente l’attendibilità dei bimbi in un momento successivo, quando – lo ricordiamo – potrebbero essere sentiti. Anche il gip, come la procura, ha ritenuto sufficiente il quesito già formulato e respinto la richiesta della difesa di Giovanni Fiore. (f.benincasa@corrierecal.it)
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