Sandro Principe sarà candidato a sindaco di Rende? Non è dato saperlo. È una sua scelta.
Certamente l’ex sottosegretario ha vissuto e vive momenti difficili. Sul piano personale soprattutto, e per questo merita tanto rispetto, e sul piano giudiziario.
A giorni la Cassazione deciderà se confermare le assoluzioni dei due procedimenti per associazione mafiosa. È assai probabile che quanto stabilito dai giudici dei primi gradi venga accertato anche dagli ermellini.
Parallelamente, Principe deve affrontare la questione rimborsopoli. E anche qui si attende il giudizio del tribunale, seppure sia pressoché certa la prescrizione.
Principe ha il diritto di poter decidere se candidarsi o meno e la politica deve scindere il legittimo giudizio politico da tutto il resto.
La fiducia nella magistratura giudicante è essenziale.
Rende peraltro ha vissuto una stagione in cui le responsabilità politiche sono state confuse con altro.
Per questo gli elettori hanno il diritto di poter scegliere liberamente, facendo il confronto tra le migliori offerte politiche e programmatiche.
Principe è un politico di grande spessore. È giusto che, se vorrà, si confronti con i suoi avversari dando ai cittadini la libertà di esprimersi. E forse sarebbe anche il caso che il legislatore proceda con riforme di garanzia che tutelino la presunzione di innocenza.
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