La storia di Patrizia, sparita e poi riapparsa in una struttura psichiatrica. Le “Iene” a Castrovillari

CASTROVILLARI Le “Iene” arrivano a Castrovillari per occuparsi della storia di Patrizia Bonanata, una storia che inizia nell’estate del 2021 quando la donna e la sua famiglia spariscono senza lasciare traccia. Poi vengono ritrovati: Bonanata in una struttura per disabili mentali e i genitori in una Rsa. Una vicenda con diversi lati oscuri, su cui sta indagando da quasi 4 anni la Procura della Repubblica e portata all’attenzione solo grazie alla tenacia di alcuni conoscenti e dal sindaco del comune ai piedi del Pollino, Domenico Lo Polito. L’inviata delle “Iene” Nina Palmieri (qui la trasmissione) ha raggiunto Patrizia e ha raccolto poi diverse testimonianze. Secondo la tesi delle “Iene” –  la donna che avrebbe causato problemi nella vita di Patrizia è una avvocatessa, riuscita a fare interdire la donna e ad allontanarla dai genitori. Sollecitata, la legale risponde: «Se ha qualcosa da dire vada dai carabinieri». Per lei parla il suo avvocato: «E’ una persona perbene e molto stimata a Castrovillari, lei non ha alcun tipo di responsabilità». «La Procura – dice infine l’inviata delle “Iene” – ci ha rassicurato che il caso viene seguito da vicino».

La nota dell’Ami

L’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani (Ami) «prende le distanze dal comportamento dell’avvocata, responsabile territoriale dell’Ami di Castrovillari, dopo aver appreso dell’inchiesta giornalistica delle Iene (Mediaset) che ha riguardato la suddetta collega per l’ipotesi di gravi fatti commessi da quest’ultima. Il servizio ha denunciato l’esistenza di indagini che durano da tempo a carico della collega». Nella nota, l’Ami continua: «Ferma la presunzione di non colpevolezza, principio cardine della nostra Costituzione, il comportamento della collega Amato è in ogni caso inaccettabile e lesivo del decoro e dell’onore della nostra Associazione in quanto quest’ultima non ha informato della situazione gli organi regionali e nazionali dell’Ami né evidentemente il proprio Consiglio dell’Ordine. Pertanto la collega, nelle more dell’inchiesta, viene rimossa dal suo incarico e allontanata immediatamente dall’Associazione come da decisione unanime del Direttivo nazionale dell’Ami». 

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