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I ghetti di Lamezia Terme oltre Scordovillo – FOTO E VIDEO

A Ferrantazzo gli alloggi popolari si sono trasformati in una sorta di enclave per l’abbandono e per la presenza di rifiuti

Pubblicato il: 08/04/2025 – 16:01
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I ghetti di Lamezia Terme oltre Scordovillo – FOTO E VIDEO

LAMEZIA TERME La bonifica del campo rom di contrada Scordovillo a Lamezia Terme dovrebbe essere imminente con lavori che, presumibilmente, partiranno  prima dell’estate. (NE ABBIAMO SCRITTO QUI) e per centrare l’obiettivo Aterp sta lavorando per rendere disponibili 110 alloggi.
L’obiettivo del percorso avviato, e cristallizzato all’esito dell’ultima riunione sul tema da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è chiudere una vicenda lunga ormai più di 50 anni e farlo con una logica di sostenibilità. La scelta compiuta è quella di non generare altri ghetti ma di trasferire singoli nuclei familiari consentendone una reale integrazione.

Tuttavia, a Lamezia Terme, risolto forse Scordovillo, l’argomento è ben lungi dall’essere esaurito, purtroppo. Accade, ad esempio, in località Ferrantazzo, anche in questo caso si tratta di una zona poco distante dall’ospedale cittadino, dal Comune, dalla Concattedrale di Lamezia Terme, insomma in pieno centro. Come documentano le foto gli alloggi popolari si sono trasformati in poco più di un decennio in una sorta di enclave simile a Scordovillo per l’abbandono e per la presenza di rifiuti. «Quando è nato il progetto durante l’amministrazione guidata dalla Lo Moro  – racconta al Corriere della Calabria una cittadina che patisce questa drammatica situazione – dovevano trasferirsi qui una o due famiglie rom, all’inizio effettivamente è stato cosi poi negli anni successivi si è perso il controllo. Ne sono arrivati a decine ed ora sono la quasi totalità.

«Rifiuti dappertutto»

Sono alloggi popolari che si trovano davanti all’ospedale, i rifiuti circondano tutto, si vive nel degrado più assoluto. È una situazione insostenibile ed inconcepibile. Senza parlare della mancata manutenzione, sulle strade di accesso ci sono vere e proprie voragini e gli edifici Aterp sono peggio che mal ridotti. Io nonho nulla contro i cittadini rom anzi mi preme dire che molti che vivono qui patiscono anche loro questa situazione, sono le famiglie giunte per prime e che hanno la volontà di integrarsi e vivere nel decoro. Oggi qui siamo invece alle prese con questa situazione, rifiuti dappertutto e dietro le palazzine una discarica di macchine che vengono smembrate».

«Tutti paghiamo il prezzo»

Sulle relazioni con la comunità Rom residente la cittadina ci sottolinea «ci rispettiamo, non ci sono problemi però è chiaro che se alcuni di loro pensano di dover fare qualcosa la fanno e basta, e tutti ne pagano il prezzo». Una situazione, quella descritta, che amplia inevitabilmente le riflessioni sul problema rom a Lamezia Terme, se Scordovillo è infatti un unicum per il carico di illegalità ed inquinamento che rappresenta, altre parti della città sono ormai in preda al degrado. Ed anche queste, prima o poi, andranno messe al centro dell’attenzione anche per evitare che il superamento del campo rom sposti solo di qualche centinaia di metri il problema. (D.M.)

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