Ex carcere di Nicastro, iniziati i lavori di recupero

LAMEZIA TERME Sono stati avviati i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell’ex carcere di Lamezia, il maestoso edificio storico situato a Nicastro, originariamente convento dei Cappuccini dedicato a San Francesco, poi trasformato in istituto di pena verso la fine dell’800. È stato chiuso nel 2015 per trasferire i detenuti e il personale ad una nuova ala nel carcere di Catanzaro. 
Da allora, non più nella disponibilità del ministero della Giustizia (anche se c’è ancora la targa all’ingresso) e sottoposto ai vincoli della Soprintendenza ai Beni Culturali per l’alto valore monumentale, il complesso è stato di fatto abbandonato senza un’idea precisa di destinazione pubblica. Il Corriere della Calabria lo ha raccontato con un viaggio tra le antiche celle in occasione delle giornate di primavera del Fai. Il video reportage si può rivedere qui .
L’appalto per i lavori di ristrutturazione è stato vinto dalla “Dielle impianti srl”, un’azienda del Salernitano (di Sant’Egidio Monte Albino) che opera chiavi in mano su tutto il territorio nazionale, per enti pubblici e privati, con particolare specializzazione nell’impiantistica elettrica. Nel porfolio della società, guidata da Paolo Lavano (che è anche un culturista) lavori alla Certosa di Padula, alla Cappella della Sacra Sindone di Torino, alla Cappella del Cristo Velato di Napoli, il museo diocesano di Cosenza e l’illuminazione del palco del Ravello Festival.
I lavori sono già iniziati, a cominciare dalla “liberazione” del chiostro che era pieno di sterpaglia e rovi. Ma questo è solo un dettaglio. I lavori di restauro conservativo sono importanti. Sullo sfondo la questione della destinazione. Al momento l’idea è quella di farne un polo logistico, per archivio e deposito. Ciò non toglie, viste le dimensioni e il valore storico del complesso, una possibilità di utilizzo aperta al pubblico. L’ex carcere è adiacente alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, un unico complesso. (redazione@corrierecal.it)

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