Rende, Bilotti: «Ecco il mio numero, chiamatemi, ascolto tutti»

RENDE Più di trecento persone al Museo del Presente, una folta delegazione del Pd cosentino (consiglieri regionali e comunali, amministratori e militanti storici come Enza Bruno Bossio) e soprattutto i sostenitori di quella che Giovanni Bilotti, candidato sindaco civico del centrosinistra, chiama «comunità».  
«Le persone al centro» dice presentando in breve un «programma scritto da tutti sui fabbisogni reali della gente e dai servizi che chiedono». Strade, welfare, università, area industriale («nei primi 100 giorni rottamazione quinquies cartelle esattoriali» promette), Agenda 2030 i pilastri dell’azione amministrativa. «Ascolto» una delle parole chiave. E poi un concetto: «Lavorare insieme, come mi ha insegnato l’associazionismo: chiamatemi, risponderò», assicura (dà il numero di cellulare, «sperando che mia moglie non si arrabbi»). «Se questo è un sogno sogniamo insieme: perché noi andiamo a vincere al primo turno» conclude Bilotti.
Oltre ai candidati – tra i quali Federico Cerminara che viene da una lunga militanza nell’Arcigay e Lisa Sorrentino che raccoglie un applauso quando dice che «Giovanni non ha padrini» – parlano i coordinatori delle liste. Mario Giordano (GenerAzione) parla della sera in cui si prese la decisione: «Facciamolo ma dobbiamo esserci tutti, da solo non vado da nessuna parte ci disse Giovanni. GenerAzione aveva già semi che hanno germinato processi di civismo e cittadinanza attiva oggi ben radicati. Non è un rinnovamento solo anagrafico ma politico e di condivisione. No a ego autoreferenziali, non parliamo sempre di storia di chi ha governato per vent’anni, noi pensiamo ai prossimi vent’anni».  
Ettore Morelli (Progressisti Democratici) assicura: «Crediamo in questa coalizione». Ed elenca i temi come diritti sociali, città smart e inclusiva, innovazione, sapere e cultura. «Vogliamo arginare la fuga dei cervelli, dalla nostra parte ci sono tante risorse giovani come la nostra candidata che ha appena spento 18 candeline. Perché questa è anche una sfida generazionale per spezzare catene che ci tengono ancorati al passato. Il futuro siamo noi. Scegliete con consapevolezza e senza condizionamenti» il suo appello finale.  
Per Marco Greco (PartecipAzione Rende) «Giovanni è la persona giusta al momento giusto, la sua esperienza professionale e di vita parla per lui. Chi lo conosce sa che non urla ma pensa e ascolta, non cerca il palcoscenico. Essere veri come lui, in politica, è una rivoluzione. Noi a questa rivoluzione vogliamo partecipare». (euf)

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