Lamezia, Lo Moro: «Noi lavoriamo sui contenuti, no a slogan e invettive»

LAMEZIA TERME «Noi lavoriamo sui contenuti, perché lanciare slogan e invettive senza costrutto con Lamezia ridotta in questa maniera non è un modo di servire la città». Si esprime così Doris Lo Moro, la candidata a sindaco del centrosinistra, al termine dell’evento di presentazione della lista del Partito Democratico svoltosi oggi pomeriggio in piazzetta San Domenico. Un intervento conclusivo dettato, soprattutto, dall’emozione: «Vedere candidati, persone in carne e ossa, che si presentano, che ci credono e che dicono tante cose straordinarie sulla città e su di me è una cosa che emoziona».

Le liste e i candidati giovani

Nelle fila del Pd, sottolinea, tanti i giovani: «Sono molto presenti nelle nostre liste e a ben guardare devo dire che sono veramente bellissimi. Alcune sono fatte quasi del tutto da giovani e da donne. Nella lista “Per vivere bene” che ho fatto personalmente, ci sono 13 donne e 11 uomini, ma sono uno meglio dell’altro. Sono veramente orgogliosa dei candidati». Lo Moro mette in risalto, soprattutto, la «coesione e la padronanza del progetto». «Se non c’è coesione lo percepisci dai discorsi ipocriti e di facciata, stasera li ho sentiti sinceri e questo per me è motivo di grande soddisfazione. Sono persone che ci credono veramente e c’è un sostegno sincero di tutte le forze del centrosinistra: questa per me è già una vittoria». Ma anche – aggiunge – la consapevolezza e la padronanza del programma elettorale. «Tutti ne hanno preso un punto e ne hanno parlato. L’ho realizzato sentendo i partiti: tutti hanno lavorato per la sua costruzione, l’hanno fatto proprio e questa è una cosa non comune e straordinaria». A circa 20 giorni dalle elezioni, la campagna elettorale entra nel vivo. Ma – assicura Lo Moro – sarà all’insegna della serenità e della tranquillità. «Sono una persona ormai adulta, ho avuto tantissime esperienze e ho una certa pratica di questioni amministrative. È vero che ho lasciato il Comune nel 2001, ma poi non ho fatto la turista. Ho fatto il legislatore e molte novità dal punto di vista dell’azione amministrativa del Comune sono passate da lì, dall’Anac, sono tutte cose che abbiamo costruito in Parlamento. Anche quando sono stata magistrato mi sono occupata di protezione delle dati personali e ho interloquito moltissimo su cose che hanno a che fare con tutti gli enti pubblici».

Le parole di Giampà

Presente anche il segretario provinciale del Partito democratico Domenico Giampà. «È una bellissima serata, un messaggio di un Pd che si ritrova nel segno dell’unità e dell’armonia». «Una serata – continua – in una piazza molto partecipata con tanti cittadini che sono rimasti fino alla fine per ascoltare la chiusura veramente molto emozionante di Doris lo Moro». Un segnale di unità dopo i mesi di discussione sulla scelta del candidato a sindaco: «C’è stata una consapevolezza che è cresciuta gradualmente sul fatto che il profilo di Doris Lo Moro era quello giusto per unire non solo le varie sensibilità all’interno di un Pd così ampio e che spesso discuto, ma anche ampliare una coalizione. Magari prima qualcuno aveva un’idea diversa nei confronti di Doris quale candidata, ma nel momento in cui lo è viene dato pieno sostegno e piena fiducia e lo si fa guardando gli altri negli occhi in pubblica piazza». Sul ruolo del Pd come “testa d’ariete” nella coalizione: «Era la nostra ambizione sin dall’inizio, ma non basta dirlo, bisogna praticarlo. La motivazione dei singoli candidati affinché si faccia un lavoro collettivo passa da serate come queste in cui ognuno parla nei confronti dell’altro e assume una posizione pubblica. Noi non abbiamo paura di assolvere questa funzione». (redazione@corrierecal.it)

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