«La Calabria cresce nella sanità pubblica, +27 punti nella prevenzione»
Il centrodestra commenta i dati aggiornati del monitoraggio Lea da parte del ministero della Salute

COSENZA «Il miglioramento registrato dalla Calabria nel monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza, con un incremento di 27 punti nella macro-area della prevenzione, rappresenta un traguardo importante che certifica il lavoro in atto nella sanità regionale» – afferma Pierluigi Caputo, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria. «Il punteggio passa da 41 a 68, superando la soglia di sufficienza, a dimostrazione dell’efficacia del lavoro di revisione e aggiornamento delle coperture vaccinali portato avanti dalla struttura commissariale e dal personale sanitario». «Anche nell’assistenza ospedaliera il dato è positivo – aggiunge – con 69 punti che confermano l’impatto concreto delle misure intraprese. È un risultato che va riconosciuto all’impegno del presidente Roberto Occhiuto, che nel suo ruolo di Commissario ad acta per il Piano di Rientro e di Commissario per l’emergenza ospedaliera sta imprimendo un nuovo ritmo alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale».
Pur riconoscendo che sull’assistenza territoriale il punteggio è ancora sotto la soglia (40 punti), Caputo sottolinea la determinazione della Regione a lavorare anche per questo settore cruciale. «Siamo al lavoro per implementare strategie mirate a migliorare l’assistenza distrettuale, consapevoli che la sfida più grande è portare i servizi più vicini ai cittadini, con modelli di sanità di prossimità davvero efficaci», afferma. «Il significativo passo avanti della Calabria nella classifica nazionale dei LEA ci sprona a proseguire con ancora maggiore energia, responsabilità e visione», conclude Caputo, «perché una sanità pubblica più giusta e accessibile è la base di una Calabria più forte e coesa», chiosa Caputo.
Il commento di Gallo
«I dati aggiornati pubblicati dal Ministero della Salute confermano il significativo lavoro di miglioramento che la Regione Calabria sta portando avanti nel campo della sanità pubblica con il commissario Roberto Occhiuto. Il balzo in avanti registrato nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), con particolare riferimento all’area della prevenzione e alle coperture vaccinali, è motivo di orgoglio e testimonia l’impegno concreto profuso dalla struttura commissariale, dagli operatori sanitari e dagli uffici regionali competenti.
In un solo anno abbiamo recuperato oltre 20 punti, passando da 41 a 68, superando la soglia di sufficienza e lasciandoci alle spalle l’ultimo posto nella classifica nazionale. È un risultato che ci sprona a continuare con determinazione il percorso di risanamento e rilancio del sistema sanitario calabrese, consapevoli però che resta ancora molta strada da fare. L’area distrettuale, in particolare, necessita di ulteriori interventi strutturali e organizzativi, che abbiamo già messo in agenda con riforme e investimenti specifici.
Il nostro obiettivo resta quello di garantire ai cittadini calabresi standard assistenziali adeguati e paritari rispetto al resto del Paese. I Lea non sono solo numeri, ma il termometro del nostro impegno per una Calabria più giusta e inclusiva». Così Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura e ai Trasporti della Regione Calabria.
L’intervento della Straface
«Rispetto a quanti sarebbero disposti a tutto pur di mettere in cattiva luce la Calabria e contro ogni avvoltoio o, sarebbe meglio definirlo, uccello del malaugurio pronto a propinare qualsiasi numero, anche falso, per mostrare le defaillance della Sanità nella nostra regione, l’azione lungimirante di Occhiuto continua a produrre risultati enormi. Se ne facciano una ragione. Il processo di normalizzazione del servizio sanitario, infatti, ancora oggi fa registrare un decisivo avanzamento della Calabria nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con un balzo di oltre 20 punti nella prevenzione. Un dato che rappresenta un tangibile passo avanti per colmare un divario storico nell’accesso al diritto salute per l’intera comunità calabrese». È quanto sottolinea la presidente della Terza Commissione del Consiglio Regionale sulla Sanità, Pasqualina Straface, esprimendo il proprio «apprezzamento per lo straordinario impegno e ingegno del Governatore e Commissario ad Acta, Roberto Occhiuto, nel portare a compimento questo ennesimo risultato che oggi vede la Regione superare la soglia di sufficienza dei 60 punti, raggiungendo quota 68 nella prevenzione. Fino a poco tempo fa – precisa – la Calabria faticava a raggiungere standard accettabili nei LEA, soprattutto per quanto riguarda le coperture vaccinali. Oggi, grazie alla lungimiranza del Presidente Occhiuto, che ha saputo intercettare e destinare efficacemente le risorse e lavorare sui dati, la Calabria si appresta a diventare un punto di riferimento per la prevenzione. Un risultato straordinario – aggiunge la Presidente della Terza Commissione – raggiunto attraverso un preciso procedimento di rettifica e aggiornamento dei dati sulle coperture vaccinali, in particolare per i bambini a 24 mesi. Il Presidente Occhiuto, con questa iniziativa, trasforma in realtà un obiettivo fondamentale per la nostra comunità, migliorando concretamente l’accesso alla salute, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione. Questi sono i fatti, tangibili e concreti, che segnano una netta discontinuità con un passato – sottolinea la Consigliera regionale – in cui l’accesso ai servizi sanitari, anche quelli essenziali come la prevenzione, risultava spesso problematico per i cittadini calabresi».
L’intervento di Giannetta
«Ci dispiace tanto per chi si sta preparando a scendere in piazza con striscioni carichi di slogan da spiattellare per accampare consensi, ma siamo costretti a smorzare gli slanci catastrofisti, con delle buone notizie. La Calabria – dichiara il consigliere regionale Domenico Giannetta – fa un significativo passo in avanti sui Livelli Essenziali di Assistenza per le coperture vaccinali e guadagna ben oltre 20 punti sulla prevenzione. Un deciso miglioramento. Significativo nel monitoraggio degli esiti in fatto di garanzie delle cure dei cittadini stabilite dalle ultime normative. La Regione, che si era assestata sui 41 punti, adesso raggiunge i 68 punti. Un importante passo in avanti – continua – registrato dal Ministero della Salute che ha pubblicato i dati, valutati con i nuovi indicatori Core. Adesso dovremo profondere il massimo impegno per raggiungere la soglia anche nella macro area territoriale. I cittadini devono conoscere le criticità della propria sanità – sottolinea – ma anche i risultati degli sforzi messi in campo. Sbaglia chi pensa di potergli mettere i prosciutti davanti agli occhi. Sbaglia chi pensa che sia utile fare disinformazione. Noi continueremo a rimboccarci le maniche e a mettercela tutta. I dati aggiornati, poi, ci incoraggiano a continuare a lavorare con ancora più forza e determinazione. Consapevoli che la strada imboccata sia quella giusta e che – conclude Giannetta – la guida del presidente Occhiuto sia la spinta propulsiva più forte e competente su cui questa Regione possa contare».
Parla Capponi
«Il netto miglioramento registrato dalla Calabria nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), in particolare nell’area della prevenzione, è un segnale importante per tutta la nostra comunità. Il passaggio da 41 a 68 punti in quest’ambito non è solo un dato tecnico, ma il riflesso concreto di un impegno collettivo per garantire diritti fondamentali a tutti i cittadini, a partire dai più piccoli. Abbiamo superato la soglia di sufficienza nelle coperture vaccinali, con dati aggiornati che mostrano, ad esempio, una copertura superiore al 95% per il ciclo vaccinale di base nei bambini a 24 mesi e un significativo incremento anche per la prima dose di MPR (morbillo, parotite, rosolia). Questo risultato dimostra che investire in prevenzione è anche un investimento sociale: riduce le disuguaglianze, tutela le fasce più vulnerabili e costruisce fiducia nei servizi pubblici. Tuttavia, restano criticità su cui intervenire: l’assistenza distrettuale si attesta ancora a 40 punti, al di sotto della soglia di sufficienza. Per questo, come assessorato alle Politiche Sociali, intensificheremo le azioni di supporto alle famiglie, agli anziani e alle persone con disabilità, rafforzando la rete dei servizi domiciliari e dei presidi territoriali. Lavoriamo per una Calabria più inclusiva, dove la salute e la protezione sociale vadano di pari passo, assicurando a tutti pari dignità e opportunità». Lo scrive Caterina Capponi, assessore alla Cultura e alle Politiche sociali della Regione Calabria.
Il plauso di Varì
«I nuovi dati pubblicati dal Ministero della Salute sui Livelli essenziali di assistenza sono un segnale incoraggiante per la Calabria. Il significativo miglioramento registrato nell’area della prevenzione – con un incremento di oltre 20 punti, da 41 a 68 – non è frutto del caso, ma il risultato di un’azione politica concreta, portata avanti con determinazione dal presidente e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, dalla sua Giunta e dalla struttura commissariale. Siamo consapevoli che il sistema sanitario calabrese ha vissuto a lungo una condizione di difficoltà strutturale. Ma oggi possiamo affermare, con dati alla mano, che il percorso di risanamento e rilancio è finalmente avviato. L’uscita dall’ultima posizione nella graduatoria nazionale dei Lea, e il superamento di regioni come Sicilia e Valle d’Aosta, testimoniano un’inversione di tendenza che ci responsabilizza ancora di più. Il dato positivo sull’assistenza ospedaliera (69 punti) conferma che le misure messe in campo in questi mesi stanno generando risultati misurabili. Al tempo stesso, non sottovalutiamo le criticità persistenti nell’area distrettuale, che con 40 punti resta sotto la soglia di sufficienza. È su questo fronte che si concentreranno le prossime azioni della Regione, con l’obiettivo di rafforzare la medicina di prossimità, migliorare l’integrazione sociosanitaria e assicurare equità nell’accesso alle cure. Il nostro mandato politico ci impone di non accontentarci. Abbiamo avviato un cammino complesso ma necessario: il diritto alla salute per i calabresi non può più essere sacrificato. Questa è la priorità della nostra agenda istituzionale». Così Rosario Varì, assessore allo Sviluppo economico della Regione Calabria.
(redazione@corrierecal.it)
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