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verso il ballottaggio

«Il clima è positivo. Lamezia Terme laboratorio per il centrosinistra di domani»

L’intervento della candidata sindaco del centrosinistra, Doris Lo Moro, “ospite d’onore” dell’assemblea regionale del Pd. «Murone e il centrodestra tentano di alterare la realtà»

Pubblicato il: 31/05/2025 – 14:14
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«Il clima è positivo. Lamezia Terme laboratorio per il centrosinistra di domani»

LAMEZIA TERME «Quando vinceremo – e dico “quando”, non “se” – Lamezia Terme potrà diventare un laboratorio politico per costruire una coalizione di centrosinistra vera e duratura». All’assemblea regionale del Pd tra gli “ospiti d’onore” Doris Lo Moro, candidata sindaco per il centrosinistra a Lamezia Terme, che ha ricevuto il forte sostegno della platea democrat in vista del ballottaggio dell’8 e del 9 giugno. Nel suo intervento la Lo Moro ha ribadito i temi della sua campagna elettorale, non risparmiando critiche al suo competitor, Mario Murone, candidato sindaco del centrodestra, e alla coalizione di centrodestra.

«Murone contraddittorio»

«Veniamo da anni di amministrazione che, diciamolo chiaramente, non ha dato risposte concrete ai bisogni della città. Oggi – esordisce Doris Lo Moro – ci troviamo davanti a un tentativo di alterare la percezione della realtà: c’è un candidato del centrodestra che si presenta come civico, ma che in realtà è sostenuto da quell’area politica. Si tratta di una contraddizione evidente. Un vero candidato civico si presenta con un proprio progetto e si assume la responsabilità delle sue scelte. In questo caso invece abbiamo una figura nuova, che non ha mai fatto politica, e che, pur essendo sostenuta dal centrodestra, non si assume alcuna responsabilità per le scelte e le azioni del centrodestra stesso. Inoltre, il suo sostegno proviene da soggetti che non hanno mai davvero avuto a cuore Lamezia, ma che piuttosto agiscono in modo opportunistico, cercando voti e potere, militarizzando il consenso. Quando parlo di “pacchetti di voti”, non lo faccio per gridare alla luna: in certe zone della città il centrodestra non ha consenso reale, ma ha potere, che è una cosa ben diversa. Ribadisco – prosegue la candidata sindaco del centrodestra – che Lamezia non è una città naturalmente di centrodestra. Tuttavia, esiste un potere di centrodestra che condiziona il voto. Credo che questa volta, invece, il voto sarà più libero, anche perché mancano quei candidati e quelle “truppe organizzate” che in passato hanno esercitato controllo».

«Lamezia laboratorio politico»

Un passaggio anche prettamente politico nel suo intervento: «Riflettendo su esperienze simili e bellissime in Calabria, come quella di Sandro Principe, della cui elezione sono molto contenta, sono convinta – osserva Doris Lo Moro – che la sua vittoria è un dato su cui il centrosinistra deve riflettere perché non è andato unito ma Principe ha vinto lo stesso. La nostra situazione è diversa, ma quando vinceremo – e dico “quando”, non “se” – Lamezia potrà diventare un laboratorio politico per costruire una coalizione di centrosinistra vera e duratura, pezzo per pezzo, con fatica, superando anche i ritardi e gli errori che ci sono stati, specialmente nel Pd. Ora, però, vedo entusiasmo, unità tra le liste e tra i partiti, anzitutto il Pd. E questo mi rende molto soddisfatta. La coalizione c’è, non ci sono state sbavature, e il clima è positivo. Sarebbe una bellissima esperienza politica da far crescere e consolidare». (c. a.)

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