Dalla Calabria a Verona: il legame tra Luigi Tavernise (non è il padre di Davide) e il nuovo Chievo
L’imprenditore da due mesi ha investito nel club veronese a 4 anni dal fallimento che consentì al Cosenza calcio di essere ripescato in B

COSENZA Forse in pochi lo sanno, ma c’è qualcosa che lega il Chievo Verona alla Calabria. Precisamente alla provincia di Cosenza.
No, tranquilli, non si tratta di Eugenio Guarascio, il patron rossoblù che nel 2021, grazie al fallimento del Chievo Verona dell’allora proprietario Luigi Campedelli, riuscì clamorosamente a riportare il Cosenza calcio in Serie B, appena dopo una disastrosa retrocessione. Almeno non direttamente.
Il legame tra queste due realtà, apparentemente lontane, passa invece da un nome oggi centrale nel progetto di rinascita del club veronese: Luigi Tavernise (non è il padre di Davide Tavernise, consigliere regionale calabrese tra i principali esponenti del Movimento 5 Stelle come inizialmente riportato), imprenditore edile originario della provincia di Cosenza, titolare della LT Costruzioni di Schiavonea, azienda che nel 2023 ha registrato 15 milioni di euro di ricavi.
Dallo scorso aprile, Tavernise è diventato amministratore delegato del Chievo Verona, oggi iscritto al campionato di Serie D dopo il fallimento del 2021. Al suo fianco, nel rilancio del club, c’è Pietro Laterza, imprenditore torinese e fondatore del Consorzio Tre Elle, realtà da 101 milioni di fatturato annuo, attualmente presidente della società.
Ma ciò che colpisce maggiormente, non è tanto la scelta di un calabrese di successo di investire in una squadra veneta piuttosto che nella propria terra d’origine.
Emblematico è quanto accaduto appena l’11 marzo scorso, quando – nel pieno delle voci riguardanti la possibile acquisizione del Cosenza calcio da parte dell’imprenditore Alfredo Citrigno – dichiarava: «Cosenza merita un futuro sportivo solido e ambizioso. In un momento così delicato per la nostra squadra, che lotta con tutte le forze per mantenere la categoria, è necessario un cambio di passo nella gestione del club. Oggi più che mai, il Cosenza Calcio ha bisogno di una società in grado di investire capitali importanti e di costruire un progetto sportivo duraturo e ambizioso».
Meno di un mese dopo, il 14 aprile, il Chievo Verona rilanciava il proprio progetto con l’ingresso di due nuovi soci di maggioranza: Pietro Laterza e, appunto, Luigi Tavernise con l’obiettivo di riportare il club nel calcio professionistico attraverso un sostanzioso aumento di capitale. Una coincidenza che non è passata inosservata.
La replica di Davide Tavernise sui social
«Tengo a precisare che vi è stato un errore nella citazione dei dati anagrafici riguardanti la mia famiglia: mio padre non si chiama Luigi, come erroneamente riportato. Si tratta chiaramente di uno scambio di persona. Ringrazio chi mi ha segnalato l’imprecisione e invito tutti a fare sempre riferimento alle fonti ufficiali».
«Quando si dice nomen omen…
La prossima volta faremo un test di riconoscimento facciale, oltre alla verifica delle generalità».
Il direttore
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