Scafisti “incastrati” dalle mappe nautiche sui cellulari: due arresti a Crotone
Le indagini della Questura crotonese, supportate dalle testimonianze dei migranti, hanno portato al fermo di due presunti responsabili dello sbarco del 24 giugno

CROTONE Avrebbero condotto l’imbarcazione dalle coste della Turchia fino a Crotone, portando con loro 61 migranti. Con questa accusa la Questura di Crotone e i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone hanno arrestato due scafisti originari dell’Iraq, presunti responsabili dello sbarco dello scorso 24 giugno. I 61 migranti, soccorsi da personale sanitario, sono stati immediatamente condotti dal personale della Questura di Crotone presso il Regional Hub di Isola Capo Rizzuto per le attività di identificazione.
Incastrati dai cellulari
L’articolata attività, condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Crotone e dai finanzieri Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal Procuratore Domenico Guarascio, mirava sia a ricostruire le fasi dell’iter utilizzato dagli scafisti in territorio estero, che le modalità di traversata e sbarco nelle coste italiane. Ad aiutare le indagini degli investigatori le testimonianze di alcuni migranti ma anche l’analisi dei cellulari dei due scafisti, sui quali erano presenti applicazioni per la navigazione e mappe nautiche. Pertanto sulla base dei forti indizi di responsabilità si è proceduto al fermo dei due scafisti, i quali sono stato associati presso la locale Casa Circondariale e posti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone. Le indagini sono in corso al fine di acquisire ulteriori elementi.
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