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«Con il Patto di Comunità per la sicurezza si rafforza l’impegno contro le morti sul lavoro»

Il segretario della Cgil Area Vasta, Enzo Scalese: basta fatalità, servono azioni concrete e condivise

Pubblicato il: 04/07/2025 – 15:42
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«Con il Patto di Comunità per la sicurezza si rafforza l’impegno contro le morti sul lavoro»

CATANZARO “Oggi, in Prefettura, abbiamo sottoscritto un patto importante, frutto di un percorso condiviso e sollecitato da tempo, che segna un punto di partenza per rafforzare, in modo strutturale, il contrasto agli infortuni e alle morti sul lavoro. Il Patto territoriale di Comunità per la prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e la legalità rappresenta un impegno collettivo, che la Cgil ha già da tempo assunto ma che da oggi trova una cornice istituzionale più forte, fondata sulla condivisione e sulla responsabilità”. Lo afferma Enzo Scalese, segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, a margine della firma avvenuta questa mattina in Prefettura a Catanzaro. “Per noi della Cgil – prosegue Scalese – si tratta di una sfida quotidiana. I numeri parlano chiaro: sette denunce di infortunio mortale nel 2022, otto nel 2023, sette nel 2024. Ma a questi vanno aggiunti i tanti casi invisibili, avvenuti nel sommerso, tra le pieghe del lavoro nero. Le morti sul lavoro non possono più essere considerate una normale fatalità: devono essere combattute con determinazione, attraverso azioni concrete, coordinate e continuative. La vita umana non ha prezzo”. “La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto fondamentale. Il nostro Paese non può più assistere passivamente a queste tragedie. Serve un cambiamento radicale nelle politiche di prevenzione e controllo, che devono diventare priorità assolute nell’agenda pubblica”, dichiara ancora il segretario della Cgil Area Vasta. “Condividiamo pienamente – aggiunge – le parole del Prefetto Castrese De Rosa: è indispensabile che tutto il territorio, con le sue diverse componenti istituzionali, associative e produttive, faccia squadra per rendere effettivo questo Patto di Comunità. Serve formazione, servono controlli efficaci e condivisi, serve soprattutto una presa di coscienza collettiva e coraggiosa. Solo così potremo fermare un fenomeno che continua a segnare drammaticamente il mondo del lavoro”. “Questo protocollo – conclude Scalese – non deve restare solo un atto formale, ma tradursi in misure operative, campagne informative, vigilanza e cultura della prevenzione. La sicurezza è un diritto inviolabile, ed è dovere di tutti garantirla”.

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