Trent’anni dopo Barcellona: il Mediterraneo accademico riparte dall’Unical
L’Università della Calabria ospita l’Assemblea Unimed 2025. «La situazione oggi è più complessa, il ruolo degli Atenei diventa cruciale»

RENDE L’Unical ospita l’Assemblea generale 2025 di Unimed, l’Unione delle Università del Mediterraneo. L’evento riunisce oltre 150 rettori e rappresentanti di Atenei, istituzioni e partner istituzionali per riflettere sulle principali sfide, ma anche sulle opportunità dell’istruzione superiore nella regione euro-mediterranea. L’appuntamento assume particolare rilevanza nel contesto del trentesimo anniversario del processo di Barcellona e alla luce del nuovo patto per il Mediterraneo promosso dall’Unione Europea. «A Barcellona, fu allora che si posero le basi e si capì l’importanza di un grande processo di integrazione all’interno del Mediterraneo, rispetto ad allora la situazione è molto cambiata», sottolinea ai nostri microfoni il Rettore dell’Unical Nicola Leone. «La situazione oggi è più complessa, ma proprio per questo diventa importante il ruolo delle Università», aggiunge. «Unimed è un’organizzazione che vede il coinvolgimento di università di paesi anche tra di loro contrapposti, ma che nel corso degli anni ha consentito di avviare progetti poi realizzati e che hanno messo insieme studenti, docenti, tecnici, ricercatori, innovatori di territori apparentemente inconciliabili. Oggi è un bel punto di partenza», sostiene Francesco Profumo già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Nicola Leone 
Roberto Occhiuto 
Romano Prodi e Francesco Profumo
Il Mediterraneo dunque torna centrale nell’agenda europea e l’assemblea di Unimed si conferma l’occasione decisiva per rilanciare la diplomazia accademica, una leva necessaria per lo sviluppo, l’inclusione e il dialogo interculturale. «Mai come in questi ultimi anni, il Mediterraneo è centrale nel dibattito dell’Europa. Viviamo in una regione che ha porti materiali, come quello di Gioia Tauro, e porti del sapere straordinari che possono essere un hub di sviluppo per l’Europa sul Mediterraneo. Sono contento che finalmente questa consapevolezza si radichi anche nel mondo della politica nazionale e nel mondo accademico e sono particolarmente felice perché per tre giorni l’Università della Calabria è la capitale degli Atenei del Mediterraneo», chiosa nel suo intervento il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. (f.b.)
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