Incendio in un’azienda di stoccaggio rifiuti a Lamezia, alta colonna di fumo visibile dalla Statale 280 – VIDEO
I residenti della zona sono stati invitati a tenere chiuse le finestre ed evitare di uscire. Attivate le procedure di monitoraggio ambientale

LAMEZIA TERME Un grosso incendio è divampato nel primo pomeriggio a Lamezia Terme sud, a ridosso della Statale 280 dei due Mari, zona Rotoli-Palazzo-Frasso. Secondo quanto appreso, le fiamme si sono sviluppate all’interno e all’esterno di un capannone di un’azienda che si interessa di raccolta rifiuti, la “Ecologia Oggi”. Il rogo ha coinvolto prevalentemente frazioni secche riciclabili, in particolare plastica, carta e cartone. L’intensa colonna di fumo nero visibile a distanza suggerisce la combustione di materiali polimerici e composti organici potenzialmente in grado di generare emissioni inquinanti.
Sul posto squadre dei Vigili del fuoco di Lamezia e Catanzaro sono intervenute con autobotti. Presenti anche carabinieri, polizia e polizia locale per stabilire l’esatta dinamica. Tuttavia, secondo quanto emerso da una prima ricostruzione dell’accaduto, pare che l’incendio si sia sviluppato all’esterno dove insiste una discarica abusiva per poi propagarsi all’interno dell’azienda. Al momento comunque non si esclude nessuna ipotesi. I residenti della zona sono stati invitati a tenere chiuse le finestre ed evitare di uscire.
Fortunatamente, non si registrano danni a persone. Sul posto sono presenti oltre 20 unità dei Vigili del Fuoco, supportate da 7 automezzi. Le operazioni di spegnimento sono coordinate dal funzionario Ispettore Antincendio Massimo Conforti.
Attivate le procedure di monitoraggio ambientale
A seguito dell’evento, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), presente sul posto dell’incendio, ha attivato le procedure di monitoraggio ambientale in emergenza. I tecnici del dipartimento provinciale competente, in raccordo con le autorità locali e la Protezione Civile, stanno predisponendo campionamenti dell’aria per la ricerca di microinquinanti, tra cui idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine, benzene e altri composti di interesse tossicologico. Parallelamente, è in corso la valutazione della ricaduta al suolo e la verifica dell’eventuale contaminazione delle acque superficiali.
Le attività dell’Agenzia includono anche l’accertamento del rispetto delle condizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in capo al gestore dell’impianto, con particolare attenzione ai sistemi di prevenzione e contenimento adottati. Sulla base dei primi rilievi, si segnala un potenziale impatto sulla qualità dell’aria nel raggio di alcune centinaia di metri dal sito interessato. Le autorità competenti valuteranno l’adozione di eventuali misure precauzionali, come la limitazione delle attività all’aperto e l’invito a tenere chiuse porte e finestre, in particolare per la popolazione più esposta.
Il sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone, ha tempestivamente contattato il direttore generale di Arpacal, Michelangelo Iannone, per richiedere l’immediato supporto tecnico dell’Agenzia e l’attivazione del monitoraggio straordinario.
Arpacal – fa sapere in una nota – continuerà a presidiare la situazione con la massima attenzione, assicurando aggiornamenti costanti sull’evoluzione dell’evento e sugli esiti delle analisi ambientali in corso.
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