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Nave rigassificatrice e rigassificatore terrestre. Nuovi scenari per il porto di Gioia Tauro

Il futuro dell’infrastruttura gioiese nei possibili piani del governo e del ministro Urso anche in alternativa alle prospettive legate all’ex Ilva di Taranto

Pubblicato il: 19/07/2025 – 10:04
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Nave rigassificatrice e rigassificatore terrestre. Nuovi scenari per il porto di Gioia Tauro

LAMEZIA TERME Una nave rigassificatrice nel porto di Gioia Tauro per lo sviluppo di progetti industriali. E’ questa l’ipotesi alla quale sta lavorando il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo D’Urso secondo quanto hanno riferito alcuni organi di informazione nei giorni scorsi. L’ipotesi starebbe prendendo sempre più piede all’indomani delle novità che si registrano nella realtà di Taranto nell’ambito del piano di decarbonizzazione dell’ex Ilva dopo che è stata sbloccata l’Aia (autorizzazione integrata ambientale) e scongiurato il rischio della chiusura del sito.  In particolare l’altro ieri “Il Messaggero” ha riferito che le istituzioni territoriali – Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto – sarebbero contrari alla presenza nelle aree portuali tarantine di una nave di rigassificazione e dunque potrebbero perdere anche la possibilità di realizzare l’impianto di preridotto di ferro (“Dri”, in pratica una sorta di ferro “sostenibile”). Per questo il governo starebbe valutando una soluzione alternativa e in questo contesto – proseguiva “Il Messaggero” – «il ministro Urso ha incontrato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che ha sottolineato quanto l’area di Gioia Tauro sia pronta a ospitare la produzione di “Dri”». Contatto, del testo, a sua volta confermato da una nota ufficiale del ministero Mimit che ha parlato di questo incontro tra Urso e Occhiuto nel corso del quale sono state «approfondite le potenzialità del porto di Gioia Tauro, dalle caratteristiche dei fondali alle superfici disponibili nel retroporto, con un focus sulle prospettive di investimento produttivo nel sito. Particolare attenzione è stata poi dedicata al progetto del rigassificatore terrestre, già autorizzato, così come all’eventuale utilizzo temporaneo di una nave rigassificatrice nel porto per lo sviluppo di progetti industriali. Il ministro Urso ha infine confermato al presidente Occhiuto la propria disponibilità a effettuare, già nel mese di agosto, una visita congiunta al sito portuale calabrese». Per il momento comunque si tratta ancora di scenari: ma certo l’ipotesi di realizzare la grande acciaieria elettrica d’Italia non più a Taranto ma nel porto calabrese di Gioia Tauro starebbe prendendo corpo a Roma e potrebbe ridisegnare la geografia industriale del Paese. (c. a.)

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