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vinitaly and the city

«Preoccupati per dazi e Pac, ma confidiamo nell’Unione Europea»

Il direttore generale di Confagricoltura Roberto Caponi ha visitato ieri la kermesse a Sibari. «Manifestazioni importanti e partecipate»

Pubblicato il: 19/07/2025 – 13:28
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«Preoccupati per dazi e Pac, ma confidiamo nell’Unione Europea»

SIBARI «Una bellissima manifestazione in un posto splendido». Lo ha detto Roberto Caponi, direttore generale di Confagricoltura, presente all’edizione di Vinitaly and the City che si sta svolgendo a Sibari. Un’occasione importante per la valorizzazione del settore e per il racconto dei territori. «Sono manifestazioni coinvolgenti e anche molto partecipate, che aiutano anche a cambiare quella narrazione che tende un po’ a demonizzare il vino come bevanda che possa produrre effetti negativi per la salute, a prescindere dall’uso e dalla moderazione. Si sta sviluppando anche l’enoturismo che ora diventa un segmento importante del settore».

Dazi e Pac: le preoccupazioni di Confagricoltura

Una «prima volta» per Caponi alla versione “itinerante” della kermesse dedicata ai vini, nonostante la preoccupazione crescente legata alle tensioni economiche nel panorama internazionale. «Il momento è delicato, sicuramente c’è tanta preoccupazione nel comparto vitivinicolo, ma in generale in tutto il settore agroalimentare e agricolo. La questione dei dazi incombe e purtroppo vedremo dal primo agosto quello che accadrà. L’Unione Europea sta trattando e noi confidiamo che unita riesca ad avere quella forza negoziale per cercare di evitare dazi pesanti per il nostro paese». L’export verso gli Stati Uniti per il solo settore del vino, spiega Caponi, «si aggira intorno ai due miliardi di euro, quindi una cifra importante. È un mercato non facilmente sostituibile perché è di alta fascia. Le preoccupazioni ci sono, ma confidiamo nell’Unione Europea». Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti è anche alla guida del Copa, che riunisce tutte le organizzazioni agricole europee: «Sta facendo un ottimo lavoro a Bruxelles per cercare di favorire questo tipo di negoziato». Oltre ai dazi, aggiunge Caponi, c’è il problema della Pac: «Non ci soddisfa perché c’è un calo di almeno il 22% delle risorse disponibili per l’agricoltura. Inoltre, viene previsto un fondo unico che in parte garantisce il settore agricolo, ma non abbastanza, proprio per questo calo importante delle risorse. Soprattutto se teniamo conto dell’inflazione che c’è stata negli ultimi anni, quindi al di là del valore assoluto che diminuisce, anche il riferimento monetario e il potere d’acquisto sono in calo». (redazione@corrierecal.it)

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