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(Ri)apertura dei tribunali, il Cdm “dimentica” Rossano

L’Anm affonda: «ennesimo spreco di risorse»

Pubblicato il: 24/07/2025 – 12:34
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(Ri)apertura dei tribunali, il Cdm “dimentica” Rossano

CORIGLIANO ROSSANO L’approvazione dello schema di disegno di legge con cui il Consiglio dei ministri ha disposto l’apertura del Tribunale della Pedemontana Veneta e la conservazione dei tribunali abruzzesi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, nonché delle sezioni distaccate insulari di Ischia, Lipari e Portoferraio ha sollevato le polemiche da parte dei sindaci esclusi. Dal sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta intervenuto in merito alla chiusura del palazzo di giustizia datata 2013 all’omologo di Corigliano Rossano Flavio Stasi che ha sottolineato come «la stortura già titanica di 13 anni fa sia divenuta ancor più stridente ed insostenibile, numericamente ed istituzionalmente, con la nascita della terza città della Calabria». Il primo cittadino aggiunge: «La soppressione del Tribunale di Rossano rappresentò un errore clamoroso del legislatore e rappresenta tuttora una sconfitta bruciante delle Istituzioni, incapaci di far prevalere le ragioni dell’oggettività, della visione di presente e futuro, nei confronti della pura ed incosciente discrezionalità politica e territoriale».
Sul punto è intervenuto a gamba tesa anche l’Anm. «Riaprire i piccoli tribunali significa adottare logiche di consenso clientelari e danneggiare ancora una volta l’efficienza della giustizia. La decisione del governo di riaprire le sezioni distaccate già soppresse nel 2012, è disarmante. Mentre inquieta l’Intenzione di aprire un tribunale – Bassano del Grappa – dinanzi alla cui incomprensibile istituzione gli stessi avvocati di Vicenza avevano chiesto di soprassedere».
«Dobbiamo denunciare – aggiunge la nota – l’ennesimo spreco di risorse, che vanifica, come in un surreale gioco dell’oca, tutto lo sforzo profuso dai magistrati per offrire ai cittadini un servizio quanto più possibile efficiente e razionale e soprattutto rapido. Questa scelta rallenterà i tempi della giustizia e danneggerà la fiducia dei cittadini nelle istituzioni». (redazione@corrierecal.it)

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