«Mai davvero via». L’American dream di Carlo Guida, lo chef calabrese a Seattle
«Vado in pensione e torno a San Lorenzo del Vallo», la moglie americana e i figli «innamorati della Calabria»

COSENZA «Nel mio ristorante propongo sempre prodotti calabresi, vivo a Seattle ormai da tanti anni ma porto la Calabria nel cuore». Carlo Guida è lo chef dell’Osteria “Da Primo” a Burien a pochi chilometri da Seattle. Partito da giovanissimo da San Lorenzo del Vallo, in provincia di Cosenza, ha scelto di vivere e lavorare dall’altra parte del mondo. Partito come tanti paisà, negli States ha trovato un’opportunità.
L’incontro con Lindsay e l’amore per i fornelli
La sua osteria è tra le più apprezzate, il menù è italiano e tra le portate trovano posto anche alcuni piatti tipici calabresi. Lo incontriamo a Vinitaly and the City, al Museo archeologico di Sibari, mentre sorseggia un bicchiere di vino in compagnia della moglie: Lindsay White e dei due figli. Tutti parlano italiano o forse sarebbe più corretto dire il calabrese. Carlo inizia a raccontare la sua storia, il primo ricordo è della nonna in cucina e «di giornate trascorse accanto a lei». E’ la scintilla che lo fa innamorare dei fornelli, una passione che mette da parte quando presta il servizio militare obbligatorio in Toscana, nei parà. In quel periodo viaggia spesso, dalla Calabria raggiunge la Toscana in treno e durante una di quelle interminabili trasferte incontra e si innamora di sua moglie, nativa di Burien, all’epoca studentessa a Siena.
Il legame con la Calabria
Carlo è uno di quei calabresi che non ha mai davvero reciso il cordone ombelicale con la propria terra. «Torno spesso in Calabria e nel mio locale il prodotto della mia terra è sempre presente». Un flashback lo riporta indietro nel tempo, alla decisione – sicuramente sofferta – di partire. «La Calabria è bellissima però non sempre dà soddisfazioni economiche. Ci sono molti talenti che vengono apprezzati di più all’estero». A distanza di tanti anni, qualcosa è cambiato? «Venendo a Sibari sono rimasto stupito, anche mia moglie è sorpresa. Non immaginavo si potesse organizzare un evento simile (Vinitaly, ndr) e allora dico “Forza Calabria, non mollare”». Carlo riacquista il sorriso, smarrito solo per qualche istante: «La Calabria è nel mio cuore». E Lindsay che rapporto ha con la nostra terra? «I miei figli, quando veniamo, non vogliono andare via. La Calabria è uno di quei posti dove si percepisce la presenza di persone autentiche». L’ultima domanda è d’obbligo. Tornerete? «Si, quando andremo in pensione fra un paio di anni», risponde Carlo. Che chiosa: «Torno a San Lorenzo del Vallo, torno a casa mia». (f.benincasa@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato